Parigi – Phoney Beatlemania has bitten the dust (questa falsa Beatlemania ci ha fatto mangiare la polvere) e The ice age is coming (l’età del ghiaccio – intendendo la granitica Margaret Thatcher – sta arrivando) cantavano i The Clash a squarciagola in London Calling, celebre singolo, tratto dall’omonimo album del 1979, uscito alle porte dell’era liberal-conservatrice.
Un inno, una bandiera di un’epoca di rivolte e di sommosse, di opposizione all’establishment e di forti tensioni sociali, di una rivoluzione punk cavalcata e condivisa con le sonorità scheggiate e lo stile sporco dei Sex Pistols di Sid Vicious e immagine e simbolo, infine, di una nuova ventata d’aria, libera e rabbiosa, segnante una svolta divenuta straordinaria.
Ed è soprattutto per l’importanza storica ed evocativa di questo pezzo, oltre alla netta volontà di abbracciare in modo trasversale più generazioni, che il “Forum des Images” di Parigi, storico tempio del cinema situato nel pangruelico centro commerciale “Les Halles”, ha deciso, di intitolare l’attuale e ricchissima rassegna cinematografica dedicata alla City proprio come il pezzo di Joe Strummer & Co: London Calling.
Una chiamata alla quale pochissimi decideranno di non rispondere, perché il menù è meravigliosamente opulento e la varietà di prelibatezze non deluderà nemmeno il più recalcitrante e prevenuto dei commensali. Un antipasto: la Londra fittizia ricostruita in studio e quella naturale, imponente e barocca, dalla Cattedrale di Saint-Paul al Big Ben, sulle orme di Oliver Twist di David Lean, prima di costeggiare il Tamigi, intenzionati a violare le claustrofobiche intimità di Buckingam Palace con The Queen di Stephen Frears e la splendida Helen Mirren. La Londra noir, metropolitana e crepuscolare, sotterranea e misteriosa, inquietante e notturna, quella che anche colui che non vi è mai stato riesce facilmente a materializzare nella sua mente, grazie ad Alfred Hitchcock e ai suoi Frenzy e Il pensionante, ma anche la Londra del delirante Sweeney Tood di Tim Burton e dell’horror-comedy di John Landis Un lupo mannaro americano a Londra.
In nuce: un appuntamento cinefilo, come si dice qui in Francia, semplicemente inconturnable: imperdibile.
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