La settimana precedente si è chiusa con due votazioni favorevoli alla Camera sulla manovra salva Italia con 495 voti favorevoli e successivamente sul decreto del 6 dicembre 2011, n.201, dopo ampio dibattito e sofferte dichiarazioni per 402 voti a favore con molti astenuti e assenti. Le discussioni hanno coperto tutto il tessuto del decreto ed è passato un ordine del giorno che rinvia a un prossimo intervento la spinosa questione dell’Ici e Ici sui beni immobiliari del Vaticano adibiti ad esercizi commerciali.

Una leggenda metropolitana (ma non troppo leggenda!) racconta come la storia dei beni ecclesiastici in Italia abbia avuto un prologo nel trattato scritto (un vero e proprio imbroglio giuridico, usando i termini del Segretario del Pli, a fine di utilità nazionale e patriottica) sull’extra territorialità di quei beni, tra un generale tedesco cattolico (e per questo, in seguito, spedito sul fronte sovietico), con l’allora monsignore di curia e braccio destro di papa Pacelli, Gb Montini, che li utilizzò per dare rifugio e riparo ai perseguitati del nazismo che, con brutalità, occupava Roma, dal settembre 1943, dopo la fuga del re, primo ministro, ministri e generali felloni, nascondendovi tutti: italiani di osservanza ebraica, sindacalisti, socialisti, liberali, azionisti comunisti, anti fascisti di tutte le età ed idee, uomini e donne, bambini e naturalmente organizzazioni della resistenza pluriculturali, che erano le più ricercate e perseguitate dal nazi- fascismo. Ma Gb Montini è stato prima di tutto italiano e antifascista e poi sacerdote fino a raggiungere il massimo della carriera religiosa! E comunque con accordo con la allora principessa Maria José, fece l’impossibile per tirare fuori l’Italia, da una guerra tragica al servizio dei nazisti, favorendo in tutti i modi l’armistizio di Cassibile.

Il decreto su citato è arrivato in Senato dove il 19 dicembre è stato assegnato alle Commissioni riunite del Bilancio e Finanze per una prima lettura nel pomeriggio e prosecuzione martedì 20 dicembre. Nel frattempo non si sono fatte attendere le polemiche e le risse politiche, tutte strumentali, in un Paese sempre più travolto dagli scandali, come quello delle scommesse clandestine del calcio. Si avverte ovunque un desiderio di pulizia e rigore intellettuale, come non si stanca di ripetere il nostro Presidente della Repubblica, che per quanto riguarda l’Europa, si richiama al Manifesto di Ventotene. E bisogna ricordarsi, in fatto di coesione, come risuona e canta il nostro inno nazionale: “stringiamoci a coorte e l’Italia chiamò”!

Al Parlamento europeo, le difficoltà della zona euro sono state illustrate dal Presidente della Bce, Mario Draghi, insieme al rifinanziamento, con il concorso italiano dei fondi dell’Fmi, per rimettere in circolo finanziamenti alla ripresa europea. La Bce ha aperto e utilizza da subito un dossier per rifinanziare le banche europee, per un valore di circa 500 miliardi di euro e le banche italiane ne hanno utilizzati 116.

Il 20 dicembre la Commissione Giustizia del Senato ha ascoltato le comunicazioni del Ministro di Giustizia e la Commissione Istruzione ha svolto un dibattito sulle comunicazioni del Ministro dei beni e attività culturali. Il 21 dicembre l’Aula del Senato ha iniziato la discussione del decreto del 6 dicembre su citato e in Commissione Affari costituzionali comunicazioni del Ministro della Pubblica Amministrazione e semplificazione e alla Commissione Politiche Ue le comunicazioni del Ministro Affari europei. Il Ministro dell’Ambiente è stato udito dalla Commissione rifiuti. Il Senatore liberale Enrico Musso, (è stata liberata la petroliera italiana Savina Caylyn, in mano ai pirati da 10 mesi, con 21 marinai di cui 5 italiani) ha presentato un Disegno di legge di modifica all’art. 2 della legge 15/3/1991 sulle Assicurazioni marittime contro il rischio di sequestro estorsivo al fine di una massima tutela dei marinai imbarcati.

Per il resto – oltre a frasi irrepetibili e inqualificabili della Lega contro il Presidente del Consiglio ed uso di fischietti per zittire il Ministro Giarda – il Governo ha posto la fiducia sul decreto salva Italia.

In Commissione industria e poi a seguire  il 22 in Commissione lavori pubblici è intervenuto il Ministro per lo sviluppo economico, infrastrutture e trasporti. Ma le polemiche sono troppe e interessate e non vi è tempo da perdere per approvare il decreto “Salva Italia”, giusto il richiamo del Presidente della Repubblica con dichiarazioni del Presidente del Consiglio, dichiarazioni di voto e voto sulla fiducia a partire dal primo pomeriggio, fiducia concessa con 257 voti favorevoli, 41 contrari e 3 astenuti.

Il salva Italia è legge.

© Rivoluzione Liberale

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