Duecentoquindici anni ma non li dimostra: parliamo del Tricolore italiano sventolato per la prima volta il 7 gennaio 1797 a Reggio Emilia ed è un ottimo modo per iniziare la descrizione di questa settimana. Un Tricolore che è stato mutuato dal tricolore francese con il verde al posto del blu e con una livella di antica cultura sull’asta.

Festa, quella di quest’anno, nelle parole austere e sobrie del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio nel ricordare la data e la valenza nazionale della nostra bandiera ben prima del Risorgimento, anche in chiusura delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Non sono mancate le chiassate contro il Tricolore e contro i Sindaci che indossavano la sciarpa bianco-rosso-verde, ma non varrebbe neanche la pena di parlarne, tanto è un réfrain di vassallate e di offese a quanti per la Patria hanno combattuto e sono rimasti feriti o caduti sul campo dell’onore: Nassiriya e Afghanistan, come ultimi esempi.

La settimana inizia con un’intervista su Raitre del programma “Che tempo che fa” al Senatore Monti. Argomenti cospicui, come una seria offensiva all’evasione fiscale che ha provocato e provoca ingenti perdite al sistema Italia e poteri precisi alle autorità finanziarie preposte, rispettando la ricchezza seria e regolare cioè quella che è in regola con il fisco. Inoltre lo sforzo di aumentare le necessarie e vere liberalizzazioni (con il plauso del Pli) e la lotta alle corporazioni che impediscono di fatto le liberalizzazioni, con un accenno alla Rai e alle eventuali modifiche del suo CdA in scadenza a marzo 2012.

Il sottosegretario Catricalà ha preannunciato un decreto omnicomprensivo sulle liberalizzazioni entro il 20 gennaio: aspettiamo l’elenco esaustivo, con la modularità che verrà indicata, senza inutili anticipazioni. E poi  incontri singoli del Ministro del Welfare con i sindacati per le questioni di crescita e sviluppo collegate con la multiforme varietà dei vari contratti di lavoro.

In sostanza un necessario excursus a 360 gradi sui prossimi 20 giorni, con un’attenzione precisa all’Italia e due occhi all’Europa (e con gli incontri bi-trilaterali a Strasburgo e Roma e in anticipo sulle riunioni del 23 gennaio dell’Eurogruppo e del 30 gennaio del Consiglio europeo) e ai problemi di una governance europea necessaria e imperativa. L’Europa non può essere in mano ad un duopolio franco-tedesco: tutti gli Stati devono sentirsene parte e lavorare per una legislazione solida, con o senza la Tobin Tax voluta dalla Germania, accettata dall’Italia e osteggiata dalla Gran Bretagna.

Se è permesso un esempio storico, va citato il rinascimentale Niccolò Machiavelli quando descriveva secoli fa le abilità necessarie di un governante che doveva essere al tempo stesso volpe e leone. A noi sembra di poter sostenere che il Senatore c’è riuscito finora molto bene. I gruppi parlamentari invece seguono il Guicciardini, coevo di Machiavelli, dove ognuno pensa al proprio orticello di voti veri o presunti.

Il 10 gennaio due fatti importanti: le dimissioni del sottosegretario Malinconico e la votazione favorevole in Giunta della Camera per l’arresto dell’ex sottosegretario Casentino. Al Senato, in Aula, la ratifica di accordi internazionali.

11 gennaio, il presidente Monti è volato a Berlino per un colloquio con la Cancelliera tedesca Merkel con in oggetto gli sforzi italiani e la necessità di una governance europea sui debiti sovrani, con l’aiuto del salva-Stati e misure equipollenti. La reazione tedesca alle misure italiane è stata molto positiva. Intanto al Senato in Commissione Istruzione, comunicazioni del Ministro Istruzione e mozione parlamentare per la cura delle malattie rare e costituzione in giudizio del Senato per resistere al conflitto di attribuzione in relazione ad un procedimento penale  riguardante  il  senatore leghista Castelli.

Alla Camera in Aula esame della Relazione sulla contraffazione alimentare approvata dalla Commissione parlamentare sui fenomeni di contraffazione e pirateria commerciale.

12 gennaio, il Senatore Monti, ha riferito nell’Aula della Camera dell’incontro con la Cancelliera Merkel e delle misure europee concordate. E’ seguito un dibattito con un oratore per gruppo. Il risultato sui mercati lo si è visto subito con lo spread che torna a 480 punti di differenza con i Bund tedeschi, la Borsa che recupera e, soprattutto la completa vendita di titoli di Stato a prezzi e interessi decisamente in ribasso rispetto all’ultima asta. Il lavoro dell’attuale Governo ha fatto centro e l’Italia è di nuovo a pieno titolo nel consesso dell’Europa e c’è solo da esserne consapevoli, insistendo su stabilità, crescita e sviluppo. Successivamente la Camera con 209 voti contrari si è dichiarata contraria all’arresto dell’ex sottosegretario Cosentino.

La Corte Costituzionale si è espressa e dichiarata contraria ai due referendum abrogativi dell’attuale legge elettorale “Porcellum” suscitando, fra gli altri, lo stupore e la rabbia del Partito Liberale Italiano. Aspettiamo comunque il testo ufficiale della decisione per ulteriori iniziative.

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