Giunta la risposta scritta del Ministro del lavoro e politiche sociali Elsa Fornero all’interrogazione parlamentare presentata dal Sen. Enrico Musso, Vicesegretario Nazionale del PLI, sul doppio controllo nell’accertamento di revisione dell’invalidità.

Riportiamo di seguito il testo dell’interrogazione parlamentare del Sen. Musso e la successiva Risposta scritta del Ministro.

Sen. Enrico Musso – Atto n. 4-05458 – Pubblicato il 23 giugno 2011 – Seduta n. 573 Senato della Repubblica

Ai Ministri della salute, dell’economia e delle finanze e del lavoro e delle politiche sociali. Premesso che: in data 16 marzo 2011 la Direzione centrale dell’INPS con messaggio n. 6763, prendendo atto del disagio derivante dall’iter procedurale previsto per le revisioni di accertamento sanitario dei titolari di prestazioni economiche di invalidità civile, sordità civile e cecità civile ha introdotto per questi soggetti l’obbligo di visita diretta presso una commissione medica gestita da INPS; l’istituzione della visita diretta presso una commissione INPS da parte dei soggetti in causa produce un disagevole doppio controllo in virtù dell’obbligo di accertamento di revisione dell’invalidità civile, sordità civile e cecità civile già di competenza delle ASL, disagi che con l’introduzione della figura del Garante per i diritti del malato e del disabile a giudizio dell’interrogante troverebbero repentina soluzione.

Si chiede di sapere: quali misure i Ministri in indirizzo, per quanto di competenza, intendano adottare al fine di evitare un inutile dispendio economico di risorse a seguito dell’istituzione di una doppia commissione gestita da INPS e ASL, lontana dal principio ispiratore del buon andamento della pubblica amministrazione sancito dall’art. 97 della Costituzione; quale piano di intervento si intenda operare nella determinazione definitiva delle procedure di assegnazione dell’invalidità al fine di evitare disagio nell’applicazione delle misure temporanee previste dall’INPS.

Ministro del lavoro e politiche sociali Elsa Fornero – Risposta all’interrogazione n. 4-05458 – Fascicolo n.149 – 17 gennaio 2012

Con riferimento all’atto di sindacato ispettivo concernente il doppio controllo nell’accertamento di revisione dell’invalidità, della sordità e della cecità civili, si rappresenta quanto segue.

Dal 1° gennaio 2010 è entrato a regime il nuovo procedimento per il riconoscimento dell’invalidità civile previsto dall’art. 20 del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102.

Il nuovo flusso organizzativo e procedurale, finalizzato alla gestione coordinata delle fasi amministrative e sanitarie, definito dall’Inps con circolare n. 131 del 28 dicembre 2009, è fondato sulla telematizzazione dell’intero procedimento, con scambio e gestione telematica delle informazioni tra tutti i soggetti che intervengono nell’ambito dello stesso. Pur essendo state realizzate, nei confronti delle aziende sanitarie locali, numerose iniziative di sensibilizzazione, di coinvolgimento, e di supporto tecnico-informatico, permangono sul territorio, anche se in modo disomogeneo, situazioni di difficoltà nell’utilizzo della procedura telematica.

In particolare, si è evidenziata una situazione di criticità riferita allo svolgimento dell’iter procedimentale previsto per la revisione dello stato invalidante.

Alla luce di tale situazione, derivante dal diversificato utilizzo a livello territoriale delle procedure telematiche da parte delle Asl, con messaggio dell’Inps n. 6763 del 16 marzo 2011 e con valore per l’anno 2011, sono state fornite disposizioni per sottoporre a verifica straordinaria, prima della scadenza, tutti i titolari di prestazioni economiche assistenziali soggette a revisione, in tempi utili per lo svolgimento dei necessari accertamenti sanitari e dei conseguenti adempimenti amministrativi, al fine di evitare soluzioni di continuità nella fruizione dei benefici spettanti.

In tale procedura, la Commissione medica superiore è garante dell’omogeneità valutativa a livello nazionale, anche attraverso l’effettuazione diretta delle visite, nei casi per i quali lo ritiene necessario. La Commissione assume, inoltre, tutte le iniziative idonee per la efficace realizzazione delle operazioni di verifica.

Proprio al fine di evitare una seconda convocazione da parte delle Asl e atteso che l’accertamento definitivo compete in ogni caso all’Inps, è stata data indicazione alle Direzioni regionali dell’istituto di attivare, per il territorio di competenza ed in raccordo con le Direzioni provinciali, le iniziative ritenute necessarie ed opportune, al fine di portare a conoscenza della Asl la procedura in corso.

È stato, inoltre, avviato un tavolo tecnico tra Regioni, Ministero del lavoro, Ministero della salute e Inps al fine di assicurare la corretta gestione degli accertamenti socio-sanitari. Il tavolo tecnico ha approfondito le diverse problematiche afferenti agli aspetti procedurali dell’accertamento dell’invalidità civile e, conseguentemente alla riunione del 5 aprile 2011, l’Inps ha ritenuto di comunicare, con nota inviata alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, alcuni chiarimenti ed aggiornamenti in ordine alle nuove modalità gestionali introdotte nell’ambito del nuovo procedimento per il riconoscimento dell’invalidità civile.

Nello specifico si rappresenta che l’Inps ha fornito indicazioni alle proprie sedi regionali affinché, a livello periferico, vengano stabilite con le Asl le forme di accordo ritenute più opportune, in relazione anche alle singole realtà territoriali, al fine di agevolare, nell’interesse dei cittadini, il flusso procedurale, e di recuperare efficienza ed efficacia nel perseguire gli scopi che la legge riconduce al nuovo procedimento per il riconoscimento dell’invalidità civile.

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