Il 27 gennaio scorso sono stati collocati Buoni del Tesoro Ordinari con scadenza semestrale per l’intero ammontare e a tassi in forte calo. Le riforme messe in atto da Mario Monti sembrano portare i loro frutti.

Questo non lo diciamo noi, ma è ciò che si percepisce leggendo quanto ha scritto in questi giorni la stampa estera. Che si trattasse di media ‘numeri uno’ nella scena mondiale, o piccoli web-magazine di nicchia, il nostro Primo Ministro è stato un attore di primo piano nei fatti accaduti questa settimana, attore protagonista e apprezzato, non tanto per ciò che sta facendo  (sono tutti coscienti che sia presto per giudicare), ma per come sia riuscito a far cambiare in pochi mesi il modo di vedere l’Italia. Grande soddisfazione quindi per  il premio assegnatoli dalla pubblicazione francese Trombinoscope quale “Europeo dell’anno”. Molto interesse ha suscitato l’articolo scritto da Birgit Sconhau per Die Zeit, in risposta al fuoco di parole a dir poco offensive scambiato tra il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti e il giornalista conservatore tedesco, Jan Fleischhauer dello Spiegel. La Schonhau dipinge un’Italia che grazie al suo nuovo Capo di Governo sta cambiando come mai la Germania potrà farlo, perché troppo rigida, come la sua Cancelliera. La giornalista arriva a dire che i tedeschi dovranno abituarsi a ricevere, ogni tanto, qualche lezione dai loro partner italiani.

L’ondata di ottimismo che invade il mondo degli affari e della finanza viene però mitigata da quello che scrivono Hugo Dixon sul suo blog di Reuters e Patrick McGeehan sul NYTimes. Il primo parla di tre “fate cattive” che hanno rovinato la grande festa di Davos. Per una volta non siamo noi tra i ‘cattivi’ ma Grecia, Spagna e Francia. Il secondo analizza quanto la crisi italiana si ripercuota sulla Grande Mela dove grandi istituzioni italiane come la RAI e il nostro Consolato, hanno (o dovranno a breve) dovuto ridimensionarsi creando non pochi malumori. Ricordiamoci che la crisi non è passata, la disoccupazione non era così alta da anni e conciliare austerità e crescita non è semplice. Ma i nostri tecnici al Governo stanno provando nuove strade, tutte quelle possibili e non dimentichiamo che Monti sta riuscendo in ciò che il ‘poliedrico’ Berlusconi non era riuscito a fare: le riforme.

Dopo la firma del nuovo Trattato europeo, che ha dato il via libera al fiscal compact, le Borse dell’Eurozona hanno aperto in rialzo.  Per Monti è stato un vertice che ha concluso una pagina importante della storia europea non solo per la stabilità della zona euro, ma anche per le prospettive che si vanno a delineare su crescita ed occupazione. E’ vero che Time, BBC e l’Huffington Post criticano il fatto che non ci sia stato alcun accordo scritto su questi due scottanti argomenti, e secondo loro questo potrebbe costituire un pericolo.  Per ora non possiamo che stare a guardare. E se Moody’s e Fitch continuano a declassarci e a vedere solo negatività in ciò che si sta facendo, altra atmosfera è percepita da chi ci trova nuovamente ‘partner affidabili’. Infatti, l’Italia continua a stringere accordi di non poco peso politico con Paesi lontani ma importanti come Filippine, Afghanistan e Sri Lanka.

D’altra parte come diceva Machiavelli “non c’è impresa più difficile, più incerta e più pericolosa di quella di introdurre nuove istituzioni. Colui che vi si impegna ha per nemico tutti coloro che approfittavano delle vecchie istituzioni, e non trova che tiepidi consensi tra coloro che vi trarrebbero giovamento”. Le famiglie italiane stanno facendo molti sacrifici, ma l’inerzia nella quale ci trovavamo le avrebbe condotte a farne molti di più. Il cambiamento non deve più fare paura.

L. Totaro, Monti Says Overhauling Italy’s Labor Law To Ease Firings Can’t Be Taboo, Bloomberg, 2 febbraio 2012. “Durante un’intervista a Matrix mercoledì sera, il Primo Ministro italiano Mario Monti ha dichiarato che le rigide leggi che in Italia tutelano i licenziamenti possono essere di ostacolo alla crescita economica e modificarle per far si che sia più semplice per le imprese licenziare i propri dipendenti non deve essere un tabu. L’articolo 18 nel diritto del lavoro italiano impedisce di licenziare ‘senza giusta causa’ (…)  I datori di lavoro si dicono riluttanti nell’assumere perché per loro è poi difficile licenziare nei momenti di crisi (…) Il rinnovamento delle leggi sul lavoro ha come obbiettivo di ridurre quello che Monti definisce una “terribile apartheid” tra coloro che hanno un lavoro in totale sicurezza e quelli che cercano di entrare nel mondo del lavoro e si vedono costretti ad accettare contratti a tempo senza alcuna tutela (…)”.

M. Santi, Comment rétablir l’espoir européen? Le Huffington Post, 1 febbraio 2012. “A Davos, nel corso del prestigioso Forum Economico Mondiale, la Signora Merkel ha tentato di rassicurare i padroni delle più importanti società del globo e l’élite della finanza… che l’hanno creduta!. (…) La politica dei piccoli passi pragmatici – iniziata da Angela Merkel che ne ha fatto il suo marchio di fabbrica – ha in effetti autorizzato questa relativa ripulitura del clima generale (…) Qual è la strategia per la crescita? Perché è evidente che la sola austerità non costituisce una ricetta per rilanciare l’attività economica (…) I partner europei sembrano riuscire a mettersi d’accordo che sotto la minaccia della violenza dei mercati (…) è solo il terrore delle conseguenze disastrose che ha portato la Germania e gli altri Paesi ricchi dell’Unione ad un aiuto minimo  in fatto di solidarietà (…) La volontà politica di salvare l’Euro – che deve oggi mettersi al servizio della crescita economica e sociale del continente, cerca di mascherare il groviglio di divergenze  e rancori che scuote i suoi membri (…) Ma senza crescita il risentimento e l’incomprensione si amplificheranno e saranno sfruttati dalle armate di populisti (…) per preservare la nostra esperienza europea – fatta di qualità della vita e di giustizia sociale – che è anche il nostro orgoglio, è vitale riprendere un progetto che riporti l’ottimismo politico (…) Ritornare indietro è impossibile, lavoriamo per un ritorno alla coesione europea perché il salvataggio dell’Euro non può essere il nostro ultimo fine o la nostra unica ambizione (…)”.

C. Vasarri, Italy’s Jobless Rate Climbed to Eight-Year Highest i December Amid Cuts, Bloomberg, 31 gennaio 2012. “Il tasso di disoccupazione ha raggiunto a dicembre il livello più alto degli ultimi otto anni, sebbene le misure di austerità adottate avessero come obbiettivo di combattere la crisi del debito sovrano e spingere la terza economia della regione fuori dalla recessione (…) Dopo aver approvato il pacchetto di austerità e un secondo pacchetto per dare una spinta alla crescita, Monti sta ora concentrando il lavoro sulla revisione delle rigide leggi sul lavoro in vigore nel Paese affinché vengano incoraggiate le assunzioni dei giovani e delle donne (…)”.

J. Toyer, E. Jarry, L’Union européenne peine à concilier croissance et austerité, Le point, 31 gennaio 2012. “I Capi di Stato e di Governo dell’UE speravano aggiungere lunedì una parte dedicata a crescita e impiego alle loro politiche di austerità, e convincere così i Mercati finanziari che l’Europa si sta muovendo per risolvere la crisi del debito nella quale è coinvolta da più di due anni (…) La Cancelliera Angela Merkel ha avvisato che non avrebbe cambiato il suo modo di vedere la soluzione della crisi, insistendo sulla necessità di seguire ad ogni costo le riforme strutturali e il consolidamento dei bilanci (…)”.

B. Schonau, Leviten lesen auf Italienisch, Die Zeit, 30 gennaio 2012. “Condiscendente ma efficace: la Germania ha per lungo tempo affascinato e infastidito gli italiani. Ora che il tecnocrate Mario Monti è a capo del Paese, hanno ritrovato sicurezza e non hanno paura di dire che Angela Merkel avrebbe bisogno anche lei di prendere qualche lezione (…) La Cancelliera tedesca non ha mai apertamente criticato Berlusconi, si accontentava di ignorarlo, lui e il suo Paese (…) Ma da qualche mese, l’Italia è governata da un uomo che, oltre alle sue qualità, ne possiede qualcuna che mancherebbe alla Cancelliera. Per esempio, una certa mondanità che, aggiunta alla sua perfetta conoscenza degli ambienti economici, gli conferiscono una reale forza decisionale (…) La qualifica di ‘italiani prussiani’ data dai media tedeschi a Mario Monti e Mario Draghi ha fatto sorridere molti italiani (…) L’immagine della Merkel si sta crepando (…)”.

H. Dixon, Trhee bad fairies at euro feast, Reuters, 30 gennaio 2012. “Gli investitori si sentono più ottimisti riguardo alla crisi dell’euro. Così i politici. Tutto questo era evidente la scorsa settimana al World Economic Forum che si tiene ogni anno a Davos. C’era molta soddisfazione per le prime iniziative dei ‘Super Mario Brothers’ – Mario Draghi, Presidente della BCE e Mario Monti, Primo Ministro italiano (…) Ma tre ‘fate malvage’ si celavano alla festa di Davos. Spagna e Francia sono problemi relativamente nuovi mentre la Grecia è una vecchia conoscenza. Tutte e tre rappresentano potenti minacce (…)”.

P. McGeehan, In Studios and Grand Halls, Feeling a Pinch From Italy, The New York Times, 30 gennaio 2012. “Mentre il nuovo Governo combatte per evitare il disastro economico, i tagli del Bilancio che ha imposto, lacerano le istituzioni italiane presenti a New York City, insinuandosi nelle buste paga e sollecitando piani per chiudere una venerabile impresa statale italiana quale la RAI (…)”.

Mo Hong’e, Monti says Fitch’s downgrading Italy nothing new, Xinhua, 29 Gennaio 2012. “Il Primo Ministro italiano Mario Monti ha dichiarato con ‘sereno distacco’ che non c’era niente di nuovo nel declassamento del Paese da parte dell’Agenzia di rating Fitch (…) Il Governatore della Banca d’Italia Visco, ha detto a Davos che il rischio di default era stato sfiorato, ma era ormai superato (…) Pochi giorni prima, l’Agenzia Fitch di Milano era stata sottoposta a perquisizione nell’ambito di un’indagine sull’intempestiva fuga di notizie da parte di alcune Agenzie di rating a Mercati aperti (…)”.

Asian Tribune, Lanka thanks Italy for support during tough times, new outfit coming to address granite exporters issues, 31 gennaio 2012. “Lo Sri Lanka è grato all’Italia per il supporto continuo che riceve dall’amico europeo, soprattutto durante i tempi difficili del Paese Sri Lanka vede anche con grande entusiasmo l’invio di nuova tecnologia dall’Italia che gli permetta di far fruttare l’estrazione del granito, ora alle prime armi e spera di creare una serie di tavoli di lavoro per permettere di esportare i suoi minerali di granito (…)”.

Today online (Philippines), Philippines beefs up military with Italy agreement, 30 gennaio 2012. “Le Filippine sono pronte a firmare un accordo quinquennale con l’Italia per agevolare l’acquisto di materiale militare che potrebbe includere aerei da combattimento, aerei ricognitori e radar per monitorare le aree costiere (…) La necessità delle Filippine di comprare equipaggiamento militare dall’Italia deriva dal fatto di voler rafforzare i legami militari con gli USA per scoraggiare la Cina a esercitare in acque controverse (…)”.

© Rivoluzione Liberale

157
CONDIVIDI