Questa settimana ha visto ‘celebrare’ i cento giorni di Monti, i “Cento giorni che hanno cambiato l’Italia” (Le Figaro), i cento giorni che vedono Monti “salutare il successo con 43miliardi di euro risparmiati” (Financial Times). Un Primo Ministro che è riuscito a ridare fiducia ai mercati, permettendo al Tesoro di collocare ancora diversi miliardi di PTp a un tasso in costante calo. Un Premier che insieme al suo Governo di Tecnici è riuscito a far “cedere” la Chiesa sull’Imu, e che attacca il mercato del lavoro senza abbassare la guardia. Un Capo di Governo che è riuscito a far “scricchiolare” l’Asse Parigi-Berlino facendosi promotore, insieme al britannico Cameron e al polacco Tusk, di una lettera sottoscritta da altri dodici Paesi dell’Unione (non tutti appartenenti alla zona euro) e indirizzata alla Commissione Europea, nella quale si chiedeva l’urgente rilancio del Mercato Unico, per permettere all’Europa di intraprendere la vera strada verso la crescita economica.  Un’Italia vincente? La rivoluzione culturale silenziosa di Mario Monti, il loden e il computer, riusciranno a cambiare veramente gli italiani? L’Italia diventerà un Paese ‘normale’? Certamente i cambiamenti in corso sono impressionanti e sarà difficile tornare alle ‘abitudini’ del passato, ma rimangono tante cose da fare, dicono i media internazionali ‘preoccupati’ soprattutto per la futura classe politica.

Non solo la classe politica crea polemica sulla stampa estera. Secondo Eurostat, un italiano in un’impresa di più di dieci operai guadagnava 23mila euro nel 2009. In Germania, quasi il doppio. Il Governo di Monti ci vede un argomento sufficientemente valido per rendere il mercato del lavoro flessibile. “Questa indagine è arrivata al momento giusto” scrive Guillaume Delacroix su Les Echos anche se, ovviamente, il quadro di Eurostat è stato smentito dall’ISTAT. Viene da commentare che anche se la verità fosse nel mezzo, qualcosa che non quadra c’è. Ed è polemica anche sul caso Mills, odissea che sembra essere arrivata a termine e sulla quale anche giornali come Time e Wall Street Journal hanno voluto scrivere qualcosa. Polemica (anzi triplice polemica) crea il caso India. L’India partner economico, l’India parte lesa, l’India frodata per una partita di elicotteri venduta in modo ‘irregolare’. La matassa che il nostro Ministro degli Esteri è andato a sbrogliare a New Delhi è più ingarbugliata del previsto. Il Capo della nostra Diplomazia sta giocando una delle partite tecnicamente più difficili.

Ha fatto rumore la sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani che ha condannato l’Italia per aver violato tre dei Diritti fondamentali della sua Carta. C’è poi un interessante articolo sul quotidiano algerino Liberté che ironicamente sottolinea “quanti amici” l’Algeria si sia ritrovata accanto in vista delle elezioni legislative: dopo l’Italia e la Spagna è il turno degli Usa, commenta il giornalista, “e che amici!”. “Severo e austero, Mario Monti, che ha rinunciato ai suoi stipendi di Presidente del Consiglio e di Ministro dell’Economia, veglia sulla probità dei suoi, sapendo bene quanto la loro immagine sia indispensabile al successo”, scriveva Philippe Ridet su Le Monde qualche settimana fa. Per ora funziona. Berlusconi è finito, ma dal berlusconismo ne siamo fuori? Su Le Nouvel Observateur, Emilio Parodi e Lisa Jucca scrivono: “Vent’anni dopo l’operazione Mani Pulite che ha spazzato via le vecchie strutture politiche italiane e portato centinaia di persone in carcere, la corruzione non è mai stata così diffusa nella terza economia della zona euro, e colpisce tutti i settori della società” (…) Giudizio un po’ troppo tranchant, ma se l’organizzazione Transparency International, ci pone al 69° posto su 182 Paesi, in materia di corruzione, ci sarà un perché. Noi non ci diamo per vinti, la strada verso il successo è stata imboccata e nessuno, indistintamente, vuole più perderla.

A.Davis, J. Donovan, D.Tweed, Monti Links Political Future to Success in Overhauling Italian Economy, Bloomberg, 1° marzo 2012. “Il Primo Ministro Mario Monti ha detto che il suo Governo sta provando a portare avanti una profonda revisione economica in Italia che non potrà essere portata a termine durante il suo mandato, non escludendo quindi un ritorno alla politica alla fine del suo incarico. Monti sta tentando di convincere gli italiani che pagando le tasse, incoraggiando la meritocrazia e rilanciando la competitività il Paese può rilanciare il suo anemico tasso di crescita e fare in modo di abbassare il secondo debito più alto della zona euro (…)”.

La Tribune, La Commission européenne veut agir pour la croissance, 28 febbraio 2012. “L’UE  scommette sul Mercato Unico per rilanciarsi. La Commissione europea vuole forzare gli Stati membri ad accelerare la liberalizzazione e la mobilità. Il futuro economico dell’UE non si limita al salvataggio finanziario della Grecia e dei Paesi vulnerabili della zona euro: questo è il messaggio che la Commissione europea è pregata di considerare con urgenza mentre la crescita cala e il divario fra i Paesi si allarga (…)”.

AFP per Challenge’s, L’Italie retrouve la confiance des marchés. “I tassi d’interesse ai quali prende in prestito l’Italia sono in forte calo dalla fine di novembre. Gli investitori internazionali salutano così le riforme lanciate dal Paese (…)”.

AFP per L’Orient-Le Jour, L’Italie fait passer l’Eglise à la caisse, 25 febbraio 2012. “In totale, i religiosi possederebbero almeno 100mila edifici per un totale di 9 miliardi di euro. Il Governo italiano di Mario Monti ha messo fine ieri ad un’anomalia che rischiava di essere sanzionata dall’UE, mettendo fine all’esenzione fiscale della quale beneficiavano molte proprietà della Chiesa (…)”.

R. Heuzé, Monti s’attaque au marché du travail, Le Figaro, 24 febbraio 2012. “’La credibilità dell’Italia in Europa è messa in gioco da questa riforma’, insiste il Ministro del Lavoro Elsa Fornero. Mario Monti che ha festeggiato venerdì scorso i suoi 100 giorni al potere, con un successo riconosciuto nel mondo intero, concentra i suoi sforzi su di una riforma chiave: quella del mercato del lavoro che in Italia, come nel resto d’Europa, manca di flessibilità (…)”.

G. Segreti, Monti hails 43M euros savings success, Wall  Street Journal, 24 febbraio 2012. “I Tecnocrati che sono a capo dell’Italia, guidati da Mario Monti, hanno celebrato venerdì i 100 giorni in carica, annunciando il risparmio di 43 milioni di euro da quando sono al governo. Malgrado questo successo, il loro programma di liberalizzazioni è stato annacquato e i negoziati che riguardano la riforma del lavoro sono a un punto morto”.

G. Delacroix, Mario Monti ou les cent jours qui ont changé l’Italie, 24 febbraio 2012. “Con Mario Monti molti hanno smesso di ridere. In visita alla Casa Bianca poche settimane fa, l’austero presidente del Consiglio aveva confessato avere l’ambizione di ‘cambiare il modo di vivere degli italiani’. Se c’è qualcuno al settimo cielo, questo è il padrone della FIAT, colui che già due anni fa si era lamentato per le abitudini ‘arretrate’ del suo Paese. ‘Dobbiamo sostenere Monti in tutti i modi possibili, altrimenti ci ritroveremo al tempo delle caverne’, ha dichiarato Marchionne dopo aver incrociato l’interessato a Washington. Se si chiede a Monti quale sia la sua linea politica restituisce il favore. ‘Tendo a preferire personalità come la sua, ciò che gli americani chiamano i game changer, coloro che cambiano strategia, con obbiettivi e mezzi, chiari e lucidi (…) In tre mesi, il bulldozer Mario Monti, dovrebbe portare a termine la parte fondamentale di quella ‘rivoluzione liberale’ promessa da Berlusconi nel 1994, visto che annuncia anche l’abbassamento delle imposte! (…)”.

G. Delacroix, Polemique sur le bas niveau des salaires italiens, Les Echos, 28 febbraio 2012. “Ecco statistiche che arrivano al momento giusto. Proprio mentre il Ministro italiano del Lavoro, Elsa Fornero, negozia con i sindacati un alleggerimento delle regole sui licenziamenti, l’agenzia di stampa Ansa ha riesumato, domenica, uno studio realizzato da Eurostat lo scorso autunno sui salari in Europa (…) Dietro all’Italia si potevano trovare solo il Portogallo, la Slovenia, Malta e la Slovacchia, una vera umiliazione per la terza economia europea (…) Secondo il Ministro ‘per ridurre questo divario, ci vuole maggiore flessibilità tra lavoratori e datori di lavoro. Ieri sera (27 febbraio 2012), replica dell’ISTAT che ha sventato la manipolazione, inviando una nota tecnica a Monti in persona (…)”.

TIME, Italian Court Ends Case Against Berlusconi, 25 febbraio 2012. “Il Tribunale di Milano ha concluso sabato un processo per corruzione che vedeva imputato Silvio Berlusconi, prosciogliendolo dall’accusa per prescrizione e consegnandogli così un’altra vittoria nella lunga serie di guai giudiziari che lo hanno coinvolto (…)”.

India Today, Italy to offer ‘blood money’ to victims’ families?, 1° marzo 2012. “Mentre i due marò italiani si trovano a vivere una bruttissima esperienza per il coinvolgimento nella sparatoria che ha ucciso due pescatori indiani (…) Roma cerca la via per tirarli fuori dai pasticci. ‘Denaro insanguinato’ potrebbe essere parte della soluzione visto che pagare le famiglie delle vittime sembra essere la strada più facile (…)”.

Times of India, India seeks report on VVIP copter deal, 28 febbraio 2012. “Sebbene il Governo abbia chiesto alla sua ambasciata in Italia di avere il rapporto dettagliato su possibili irregolarità relative alla fornitura di elicotteri all’India, Finmeccanica ha negato di aver violato il proprio codice etico e di aver svolto le trattative in modo da soddisfare a pieno le autorità indiane senza nessun atto di corruzione (…)”.

Times of India, Italy assures easing of business visa to indians, 28 febbraio 2012. “Italia e India hanno discusso oggi sulla possibilità di facilitare il rilascio di visti per affari, che è stato riconosciuto dal Ministro Terzi essere arrivato a un punto critico (…) durante l’incontro, il Ministro indiano ha messo l’accento sulla necessità di creare il più rapidamente possibile gruppi di lavoro in settori diversi (…)”.

M. Hammouche, Legislatives: l’appel du Grand frère, Liberté, 28 febbraio 2012. “Dopo l’Italia e la Spagna, è il turno degli Usa di entrare in campagna per le elezioni legislative che si terranno in Algeria. (…) L’Italia ha proposto il suo patrocinio in Europa (…) Siamo all’oscuro di cosa sia stato concordato con Hillary Clinton durante il suo scalo algerino, ma sicuramente i suoi interlocutori devono aver trovato argomentazioni molto convincenti perché il suo Paese si impegnasse così all’improvviso nella campagna, condividendo gli stessi temi delle autorità nazionali: l’importanza della partecipazione attiva alle prossime elezioni legislative (…)”.

A. Buyser, Alla t sea: Italy mistreated Mediterranean migrants, The Guardian, 27 febbraio 2012. “La scorsa settimana, la Suprema Camera della Corte Europea dei Diritti dell’uomo ha emesso un’importante sentenza su di un caso di grande attualità in materia di immigrazione clandestina (…) Nel caso di Hirsi Jamaa e compagni, la Corte ha dichiarato all’unanimità, che l’Italia aveva violato tre articoli dell’ECHR (…)”.

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