Facciamo i bagagli. Riempiamoli d’idee e di speranze, di sogni e di utopie, e partiamo alla scoperta dell’Ovest. Senza progetti, smaliziati, un po’ disincantati, ma curiosi, assetati d’avventura e innamorati della vita. In compagnia di Walter Salles, cineasta brasiliano di Central do Brasil e I Diari della motocicletta, ormai pronto a presentare il suo nuovo e attesissimo film: On the road, tratto dal celeberrimo libro beat di Jack Kerouac.

Un altro, l’ennesimo, road-movie americano diretto da un sudamericano, perché il viaggio, per quella che è l’America più passionale ed europea, è la tematica per antonomasia. Un viaggio di formazione, di presa di coscienza, di liberazione, di ascensione morale come I Diari della motocicletta, incentrato sulle avventure e le vicissitudini di Ernesto Guevara, prima di divenire il ‘Che’, e del fedele amico Alberto Granado. O un viaggio più esplorativo, anarchico, di rivolta, con un filo di rabbia, come On the road appunto, che vedrà nei ruoli di Dean e Sal rispettivamente Garrett Hedlund e Sam Riley, memorabile per aver incarnato Ian Curtis nel malinconico bianco e nero di Control. A completare il casting ci saranno le maliarde Kirsten Stewart, nei panni della quindicenne Marylou, e Kirsten Dunst, in quelli di Camille, entrambe sentimentalmente coinvolte nel lisergico duo Kerouac-Cassidy.

Se i rumors corrisponderanno al vero, avremo l’occasione di poterlo visionare sulla Croisette, in concorso per la Palma d’Oro, otto anni dopo gli applausi scroscianti riservati a I Diari della motocicletta. Dalla Pampa alle alture andine, fino al lontano nord, virando verso lo sconosciuto Ovest, all’avventura e alla ricerca dell’incontro della vita. Rigorosamente on the road.

© Rivoluzione Liberale

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