Parigi – Con un ampio abbraccio inclusivo, il presidente in carica Nicolas Sarkozy continua la sua spasmodica raccolta di voti, orientandosi, questa volta, verso il centro moderato e repubblicano. Dopo le frasi ammiccanti verso gli elettori frontisti vicini a Marine Le Pen, si è infatti dichiarato vicino al leader del MoDem François Bayrou, in merito al necessario equilibrio delle finanze pubbliche e al riconoscimento della scheda bianca durante le prossime elezioni presidenziali. Ce ne ha parlato su Libération di giovedì Laure Bretton nel suo Sarkozy si avvicina a Bayrou sulle finanze pubbliche e sulla scheda bianca.

“Nicolas Sarkozy ha sottolineato la sua «prossimità» a François Bayrou, in merito «all’equilibrio delle finanze pubbliche», e si è dichiarato aperto al riconoscimento della scheda bianca, altra proposta centrista, in un’intervista pubblicata su 20 minutes. In risposta ad una domanda sui rispettivi programmi, il suo e quello di François Bayrou, il presidente uscente ha affermato che «c’è una certa vicinanza nella sua proposta sull’equilibrio delle finanze pubbliche». «François Bayrou considera la riduzione del deficit una priorità. Voi mi chiedete se sono d’accordo? Io vi dico si. E la miglior prova è che noi la stiamo mettendo all’opera. Poi ognuno può avere la propria sensibilità e le proprie peculiarità, ma questa è un’altra questione», ha dichiarato il leader dell’UMP.
Il riconoscimento della scheda bianca? «Non vedo alcun inconveniente», ha detto Nicolas Sarkozy. «Si tratta dell’espressione di una posizione. Non possiamo dire ad una persona che ha fatto lo sforzo di spostarsi per votare che non riconosciamo il suo voto. Non esiste un buono e un cattivo voto. Esiste un voto, di cui si deve tener conto»”.
Una settimana e un giorno al primo turno, e tutto è ancora aperto. Perché dalla rive gauche, Hollande ha un nemico/amico in casa, Jean-Luc Mélenchon, che potrebbe realmente privarlo di una considerevole parte dell’elettorato, e dalla rive droite, è palese il timore sarkozysta di non riuscire a riunire in tempo la destra conservatrice e quella popolare. Per questo, il presidente uscente, ha scelto la via della moderazione, strizzando l’occhio al centrista Bayrou, nella speranza di strappare una fetta di quel 13%, che al secondo turno, secondo i sondaggi, voterebbe ciecamente PS.

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