La location scelta per l’evento è impareggiabile. Pochi altri posti al mondo possono avere l’ardire di competere con il Golfo di Napoli, con la città chiassosa e musicale alle spalle, le isole davanti, e lo sguardo fiero del Vesuvio da una parte a dominare il tutto. L’Italia non si è scoperta a vocazione velista questa settimana, lo è da secoli. Se ci limitiamo allo sport qualche soddisfazione è riuscita a togliersela: con ‘Azzurra’ negli anni ‘80, un sogno sfiorato con il ‘Moro di Venezia’ di Gardini e Cayard nel ’92 e infine con ‘Luna Rossa’ nel 2000.
La competizione in sé si chiama America’s World Series, una serie di gare eliminatorie fra le imbarcazioni che poi si contenderanno il trofeo l’anno prossimo nella baia di San Francisco, tra Alcatraz e il Golden Gate, lanciando la sfida al defender ‘Bmw Oracle Racing’ che di fatto giocherà in casa essendo di proprietà del Golden Gate Yacht Club.
A guastare la festa ci ha pensato il maltempo, che ha imperversato a Napoli negli ultimi giorni, facendo addirittura sospendere le gare di ieri. Il sindaco De Magistris ha investito molto sull’idea del golfo partenopeo come campo di regata, pensando agli inevitabili ritorni economici e turistici che un evento sportivo di tale portata potrebbe garantire alla città. I conti come sempre si faranno alla fine, ma si ha la sensazione di un prodotto impacchettato molto bene (organizzazione e sito internet dettagliato, per esempio) che non riuscirà a coprire tutte le magagne e le mancanze di una città fra le più grandi e popolose in Italia.
L’immagine spesso è tutto e a volte è anche vincente, ma abbiamo la cattiva abitudine di spendere laddove mancano prima di tutto i servizi. Pensiamo al problema rifiuti, a un capoluogo ridotto in ogni vicolo a discarica (parlando con i napoletani e gli abitanti della provincia, il coro è unanime: le strade sono sporche). Insomma se via Caracciolo, Mergellina e tutto il lungomare sono state tirate a lucido non vuol dire che l’immondizia sia sparita d’incanto, significa che i rifiuti, o la camorra, o la disoccupazione, stanno altrove.
Difetti che non stanno solo dalle parti di piazza Plebiscito, ma da imputare anche alla scarsa considerazione degli organi d’informazione: tre quotidiani nazionali sportivi aprono i loro siti internet con il calcio e per scovare la notizia dell’America’s Cup a Napoli bisogna fare dei tortuosi giri con il mouse attraverso le sezioni dedicate agli ‘altri sport’. Un vero peccato, e qui il sindaco c’entra davvero poco.
Per andare a vele spiegate deve soffiare un vento impetuoso su Napoli, che vada in tutte le direzioni.
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