Per la corsa alla poltrona di primo cittadino di Londra sono in lizza il vecchio leone laburista Ken Livingstone, già sindaco dal 2004 al 2008 e Boris Johnson l’eccentrico e popolarissimo esponente dei Tory attualmente a capo della City Hall. Gli ultimi sondaggi danno avanti di 6 punti percentuali il sindaco uscente Johnson al 46% contro il 41% di Livingstone; si assottigliano, dunque, le chance di ritorno al potere dell’esponente dei labouristi.
Il sondaggio pubblicato la settimana scorsa dal The Sunday Times riflette le ultime infelici uscite di Livingstone: tra tutte, quella dove, durante una convention, si è commosso alla proiezione di un video nel quale cittadini di Londra, non si sa bene se attori oppure no, si auguravano il ritorno di Ken alla guida della città. La realtà comunque sembra ben diversa, Johnson infatti sembra attirare l’attenzione come nessun altro politico a livello nazionale; al passaggio di Boris, tassisti, conducenti di autobus e normali passanti salutano all’impazzata.
Se Johnson la sfangherà anche questa volta e starà in carica per un secondo mandato, non sarà certo per le sue brillanti politiche finalizzate al miglioramento della città, ma per l’aurea di celebrità che lo circonda e per l’assidua campagna di discredito messa in atto nei confronti del candidato laburista. Livingstone, che può vantare molti provvedimenti importanti presi a favore della città (l’introduzione della Oyster card e le Olimpiadi), sembra aver perso smalto politico. Facile infatti che un candidato di questo tipo possa essere visto come “riciclato”, soprattutto in uno scenario politico che fa del rinnovamento il suo cavallo di battaglia.
D’altra parte si parla del secondo posto di potere più importante di Inghilterra molto più importante di quello di molti ministri e dopo, naturalmente, quello di Premier. “Posso fare molto di più di molti ministri. I loro budget sono tutti monitorati dal Cancelliere Osborne, mentre questo è potere reale e diretto” ha dichiarato Johnson in una delle sue ultime uscite. Vestito come se fosse uscito di casa di fretta e sempre scarmigliato, Boris sembra avere il carisma per farcela anche questa volta.
Inoltre, se Boris Johnson da qui a tre settimane verrà rieletto – le elezioni si terranno il 3 maggio – le possibilità che il biondo sindaco di Londra diventi il successore di Cameron al numero 10 di Downing Street, cominceranno ad essere veramente concrete. Il diretto interessato continua “comicamente” a negare, ma è evidente che sarà uno dei candidati alla prossima leadership del partito, senza dimenticare però il Cancelliere Osborne. Tuttavia è ancora troppo presto per designare il successore dell’attuale premier e c’è sempre la possibilità di un secondo mandato di Cameron.
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