Festeggiamenti al Portico d’Ottavia per i 97 anni del Rabbino Emerito di Roma professor Elio Toaff. Agli auguri di tutta Italia si aggiungono gli auguri di tutti noi liberali e laici
Il professore, in altri tempi, ha avuto il coraggio tutto civile di non gradire la Medaglia d’oro per la Resistenza, per non essere di divisione fra Italiani di fedi diverse. Va ricordato che, dopo secoli di persecuzioni del potere temporale del Vaticano, accolse a braccia aperte e accompagnò nella Sinagoga di Roma, il papa polacco Woityla che come lui aveva lottato contro i nazisti, gli hitleriani, come li chiamano i polacchi.
Ma che ha fatto il professor Toaff per vedersi offerta la medaglia d’oro? Paracadutato in Polonia, allo scoppio della seconda guerra mondiale con sterline false fabbricate dal tipografo ebreo tedesco Burger, corruppe gli ufficiali delle SS, si fece dare armi che consegnò ai difensori del Ghetto di Varsavia poi raso al suolo dagli hitleriani, mandando ai matti le supreme gerarchie naziste che lo cercavano come nemico pubblico numero uno. Ritornato in Italia, prese le armi nelle Alpi della Garfagnana da partigiano e lottatore senza risparmio, catturato insieme ad altri partigiani a Sant’Anna di Stazzema, costretto come gli altri a scavarsi la fossa, con la paura dei suoi compagni, tirò fuori dalle tasche la Bibbia ebraica e, per rincuorare i morituri, pregò per tutti leggendo ad alta voce il ventesimo Salmo, appunto quello della buona morte. Le SS videro i sorci verdi, lo separarono dagli altri perché avevano bisogno di vedere soffrire i morituri e lo rinchiusero in un porcile, dove il professore sopravvisse contendendo ai porci le poche patate. Liberato con un blitz dai partigiani, armi in pugno combatté fino al 25 aprile.
Pietra angolare della nostra Italia, che costruì con tanti partigiani, contribuì al referendum che cacciò i Savoia e alla nascita della Costituzione fondamento delle nostre libertà.
Buon compleanno professore e sempre grazie per quanto ha fatto per la libertà italiana ed europea.
