Migliaia di studi, libri, documentari, ricostruzioni. Un’intensa produzione cinematografica, a cominciare dal primo film del 1912, un cortometraggio muto diretto da Étienne Arnaud. Il titolo: Salvata dal Titanic. La pellicola fu interpretata dall’attrice Dorothy Gibson, che era stata realmente sulla nave, passeggera in prima classe insieme alla madre. Fu una delle poche persone che riuscì a salvarsi. Ma è soprattutto il film di James Cameron (Titanic, del 1997), con Leonardo Di Caprio e Kate Winslet, a costruire intorno al disastro navale un progetto titanico – appunto – che ha risvegliato la coscienza storica riguardo a quella catastrofe. Oggi quel film – che quindici anni fa fu premiato con undici premi Oscar e che racconta la storia d’amore tra il disegnatore di umili origini Jack Dawson (Di Caprio) e la giovane aristocratica Rose Dewitt Bukater (Winslet) – è visibile nella riproduzione in versione tridimensionale. La sua recente uscita nelle sale cinematografiche ha registrato l’ascesa alla vetta degli incassi. Da menzionare anche l’ottima serie televisiva dal titolo Titanic. Nascita di una leggenda, trasmessa da Rai 1 (e in alta definizione su Rai HD), che terminerà domenica 6 maggio con la messa in onda degli ultimi due dei sei episodi in cui è stata divisa. In primo piano, sullo sfondo del terribile affondamento, una difficile storia d’amore e un ritratto della società dell’epoca in cui gli operai chiedevano condizioni di lavoro più umane e sicure.
A breve la storia della nave da crociera più famosa del mondo tornerà a essere illuminata dalle luci della ribalta. Salirà sul palcoscenico in uno spettacolo (Titanic – Il Musical), in scena dal 27 novembre prossimo al ‘Teatro Nuovo’ di Milano. La rappresentazione nasce da un’idea di Federico Bellone, che fino a poco tempo fa ha ricoperto il ruolo di direttore artistico per ‘Stage Entertainment’ (La Bella e La Bestia e Flashdance fra gli altri). In questo progetto lo troviamo impegnato nel duplice ruolo di regista e co-produttore. Ad affiancarlo in questa veste c’è Barley Arts, che dopo due stagioni di successo con We Will Rock You dei Queen, giunge alla sua seconda esperienza nella produzione di questo musical. Per la prima volta in Italia, sarà interpretata in chiave teatrale una struggente storia d’amore, entrata ormai nella leggenda, con cambi di scena, costumi sontuosi, effetti speciali e un indimenticabile tema del Maestro Ennio Morricone, in un mix di avventura, mistero, sentimento, azione, lusso e sensualità, per creare un affresco di personaggi d’inizio ‘900, così diversi fra loro ma tutti uguali di fronte al destino.
Con il massimo rispetto – e ci mancherebbe altro – per le trenta vittime del recente naufragio della Costa Concordia (Isola del Giglio, 13 gennaio 2012 alle ore 21,42), la tragedia italiana non è neppur lontanamente paragonabile a quella datata 15 aprile 1912 – cento anni fa – ore 2,20, una notte gelida. La ‘nave dei sogni’, considerata ‘inaffondabile’ si inabissò nelle acque dell’Oceano Atlantico. Il Titanic, il transatlantico orgoglio dell’ingegneria navale inglese, battezzato con il nome delle potentissime divinità greche, proprio perché ritenuto ‘il più sicuro del mondo’, ha scritto uno dei più tragici capitoli della storia di mare. Un naufragio che costò la vita a 1.523 passeggeri tra i 2.223 (compresi gli 800 uomini dell’equipaggio) a bordo della nave RMS (Royal Mail Ship) in viaggio per una crociera di lusso. A sud di Terranova, il transatlantico non riuscì a evitare lo scontro con un iceberg, che provocò lo spaccamento in due della nave: in 2 ore e 40 minuti il sogno finì in fondo al mare. Adagiato a quattromila metri, al largo delle coste del Canada, il relitto sarà tutelato in base alla Convenzione del 2001 per la protezione del patrimonio culturale sottomarino. Reperti, così come immagini dei volti che sono sopravvissuti al disastro, sono in mostra al Mystic Aquarium, nell’omonima cittadina del Connecticut, a nord dello stato di New York.
Intanto un sito internet inglese – Ancestry.co.uk – ha messo on line molti documenti legati al rovinoso evento. Si tratta di oltre 200mila carte, le storie di 1500 passeggeri, i loro testamenti prima di morire quel tragico 15 aprile del 1912, insomma il ‘Titanic in un clic’.
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