Il momento è delicato, di Niccolò Ammaniti (2012; Einaudi; pp. 367; € 17,50) – Lo scrittore romano “torna al genere che lo ha lanciato. Quello di Fango, per intenderci… Un libro scatenato e divertente, una galleria di caratteri che interpretano la commedia umana dei nostri giorni”. È quanto si legge sul sito ‘Buone letture’. “La varietà degli intrecci, la capacità di muoversi tra stili diversi dall’horror alla parodia, dal pulp alla commedia, dal grottesco alla farsa tragica rende questo nuovo libro un vero scrigno di autentici gioielli, dove il divertimento della lettura dissimula una critica feroce della società contemporanea. Ma sia che racconti di un mostro alieno nelle vesti di una seduttiva Alba Parietti, o della paranoica scappatella extraconiugale di un marito in vacanza, o di un ladruncolo di appartamenti alle prese con una casa stregata, Ammaniti sa riscattare, anche nelle situazioni più strambe e iperrealistiche, i suoi personaggi con uno sguardo colmo di pietas: perché, in fondo, ciascuno di loro ha un’anima come la nostra”.
A un giovane italiano, di Carlo Azeglio Ciampi (2012; Rizzoli; pp. 149; € 14,00) – Dall’articolo di ‘Leggi oggi’: “(…) pensato per lettori della fascia d’età tra i quindici e i venticinque anni (anche se contiene spunti interessanti per tutti), ed è un ‘incrocio’ tra un delizioso ‘discorso’ di un nonno ai nipoti, un libretto di memorie, spesso autobiografico, e un’esortazione a mantenere comunque una forte speranza in un contesto storico obiettivamente critico. L’opera procede, in un certo senso, a ‘episodi’: i ricordi di Ciampi sono lo spunto ideale per suggerire letture, confronti e considerazioni. Dall’infanzia ai maestri, dagli anni degli studi a quelli delle prime letture, dal ricordo dell’8 Settembre e della guerra civile ai moti del Sessantotto, ogni accadimento è fonte di dialogo e di considerazioni mai banali. Le stragi di stato e la tensione ma anche l’entusiasmo per il traguardo dell’Euro, l’Europa che ritrova le sue fondamenta culturali, giuridiche e politiche e poi la crisi e il disastro economico recente: ogni spunto è buono per cercare di far comprendere ai giovani come sia possibile, in momenti nei quali tutto sembra perduto e il futuro è non solo oscuro ma “derubato”, disegnare una sorta di percorso per, comunque, crescere, migliorare ed essere utili alla società nella quale si vive e al prossimo.
Respiro corto, di Massimo Carlotto (2012; Einaudi; pp. 201; € 17,00) – Recensione del blog ‘Liberi di scrivere’: “E’ difficile scrivere un noir ambientato a Marsiglia senza sentire il respiro di Jean-Claude Izzo aleggiare per il porto vecchio, splendere nelle luci notturne di una città che non dorme mai, dissolversi nella pioggia sottile che sporca strade abitate da spacciatori, puttane, papponi, politici corrotti, poliziotti con un personale senso della giustizia e sempre più simili ai criminali. Massimo Carlotto ha accettato la sfida decisamente consapevole che un noir non è scritto per anime candide, desiderose di vedere sempre il bene e il male contrapporsi con contorni precisi e nella lotta finale desiderose di vedere l’immancabile lieto fine. La vita si sa è un’altra cosa e il noir è ciò che più le somiglia”.
Se ti abbraccio non aver paura, di Fulvio Ervas (2012; edizioni Marcos y Marcos; pp. 319; € 17,00) – “Il verdetto di un medico ha ribaltato il mondo. La malattia di Andrea è un uragano, sette tifoni. L’autismo l’ha fatto prigioniero e Franco è diventato un cavaliere che combatte per suo figlio. Un cavaliere che non si arrende e continua a sognare”. E’ quanto scrive ‘Qlibri’. “Per anni hanno viaggiato inseguendo terapie: tradizionali, sperimentali, spirituali. Adesso partono per un viaggio diverso, senza bussola e senza meta. Insieme, padre e figlio, uniti nel tempo sospeso della strada. Tagliano l’America in moto, si perdono nelle foreste del Guatemala. Per tre mesi la normalità è abolita, e non si sa più chi è diverso. Per tre mesi è Andrea a insegnare a suo padre ad abbandonarsi alla vita. Andrea che accarezza coccodrilli, abbraccia cameriere e sciamani. E semina pezzetti di carta lungo il tragitto, tenero Pollicino che prepara il ritorno mentre suo padre vorrebbe rimanere in viaggio per sempre. Se ti abbraccio non aver paura è un’avventura grandiosa, difficile, imprevedibile. Come Andrea. Una storia vera”.
Il complotto. La controinchiesta segreta dei Kennedy sull’omicidio di JFK, di James Hepburn (2012; edizioni Nutrimenti; pp. 265; € 16,50) – “(…) un libro inchiesta interessante che concentra la sua attenzione sul delitto di John Fitzgerald Kennedy e sulle verità non ancora venute alla luce”. A parlarne è l’articolo di ‘Libri Blog’. “(…) dettagli emersi dalla contro-inchiesta sulla morte di JFK voluta dalla famiglia Kennedy, giunta successivamente tra le mani del giudice Jim Garrison in modo da aiutarlo nelle indagini sulla ricerca dell’assassino (…) testimonianza importante che tenta di far luce su un delitto che ha colpito l’opinione pubblica statunitense e quella internazionale; un delitto passato alla storia anche a causa delle difficoltà nell’individuare i suoi mandanti e il movente. Forse è questo il motivo che ha spinto la famiglia Kennedy ad affidarsi ai servizi segreti stranieri nel tentativo di far luce sulla morte di JFK”.
La città degli angeli, di Christa Wolf (2012; edizioni E/O; pp. 399; € 19,50) – Recensione di ‘L’indice on line’: “(…) Al centro c’è la storia di un’intellettuale comunista tedesca, con le sue ragioni e le sue sconfitte. In questo senso: un libro europeo (…) la riflessione a tutto campo sulla propria identità politica nasce da un continuo contrappunto con quel nuovo mondo, così diverso e per molti aspetti così disarmante con l’apparente ingenuità ideologica del take it easy”, (prendersela con calma). “Un confronto da cui scaturisce talora anche una certa vis comica, ancorata al piccolo quotidiano, già felicemente emersa nei racconti americani del 2005 e qui finemente ripresa dal duttile registro di Anita Raja”.
La donna dei fiori di carta, di Donato Carrisi (2012; Longanesi; pp. 170; € 11,60) – “(…) questa volta” per Carrisi “un romanzo breve che racconta di battaglie, prigionieri ed eroi, un campo quindi nuovo per l’autore pugliese alla prima prova fuori dai canoni del genere thriller (…) Il monte Fumo è una cattedrale di ghiaccio, teatro di una battaglia decisiva. Ma l’eco dei combattimenti non varca l’entrata della caverna in cui avviene un confronto fra due uomini. Uno è un prigioniero che all’alba sarà fucilato, a meno che non riveli nome e grado. L’altro è un medico che ha solo una notte per convincerlo a parlare, ma che ancora non sa che ciò che sta per sentire è molto più di quanto ha chiesto e cambierà per sempre anche la sua esistenza. Perché le vite di questi due uomini che dovrebbero essere nemici, in realtà, sono legate. Sono appese a un filo sottile come il fumo che si leva dalle loro sigarette e dipendono dalle risposte a tre domande. Chi è il prigioniero? Chi è Guzman? Chi era l’uomo che fumava sul Titanic? Questa è la storia della verità nascosta nell’abisso di una leggenda. Questa è la storia di un eroe insolito e della sua ossessione. Questa storia ha attraversato il tempo e ingannato la morte, perché è destinata al cuore di una donna misteriosa.
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