Attentato stamattina a Brindisi contro un Istituto professionale. Una sedicenne (Melissa Bassi, nella foto) morta dilaniata dall’esplosione e otto coetanei feriti tra i quali una ragazza in condizioni disperate. E’ il tragico bilancio di una bomba fatta esplodere (pare con un telecomando) all’orario di ingresso dell’innocente scolaresca, quando maggiore sarebbe stata la certezza dell’effetto devastante.
Non ci addentriamo nell’analisi della matrice (se terroristica o mafiosa), ci chiediamo solo con quale coraggio si possa organizzare un atto cosi vile e quale mente perversa possa aver avuto la forza di attivare quel telecomando guardando a pochi metri le occasionali giovani vittime designate. Siamo padri ma siamo anche e soprattutto cittadini di uno Stato che, seppur a volte vessatore, difendiamo nella convinzione di costituire noi stessi una Nazione che vogliamo continui ad essere civile e legalitaria. Siamo Liberali ed insieme “rivoluzionari” nel senso di voler riportare l’organizzazione dello Stato alle Regole di rispetto, di libertà, di giustizia e di dialogo civile che le nostre radici ideali ci impongono. Rifiutiamo allora con fermezza – per formazione, convinzione e appartenenza – le azioni violente perché non conducono a nulla se non a portare il Paese ad un clima di terrore e a derive anarchiche. Siamo per la costruzione di uno Stato liberale e, pertanto, non per la distruzione delle Regole.
Tra i tanti i commenti a questa notizia che non avremmo voluto riportare, una riflessione di Stefano de Luca, Segretario Nazionale del Partito Liberale Italiano, che abbiamo raccolto al telefono tra sgomento, emozione e rabbia.
“La politica dell’odio finalizzata solo al potere ha lanciato il seme della rottura profonda con il Paese, liberando le forze estremiste che vogliono minare l’unità dello Stato determinando il terreno di coltura in cui cresce la violenza. Con il cuore che sanguina come se si trattasse dei nostri figli – ha affermato de Luca – promettiamo alle famiglie colpite un forte impegno per il recupero dei valori liberali di unità nazionale.”
© Rivoluzione Liberale

anche io mi son chiesta che gente sia quella che ha il “coraggio” di fare una cosa così orrenda. e comunque, senza scomodare l’unità dello Stato, qui bisogna cominciare dal basso, la violenza è cosa quotidiana, la famiglia non esiste più. Dobbiamo far sì che essere una persona perbene diventi contagioso. io sono infettiva, voi?
sottoscrivo in pieno e ringrazio Marco e Stefano perchè mi sento ben rappresentato dal testo Giancarlo Colombo