Parigi – C’est la rentrée! Riprende l’anno accademico-calcistico-televisivo-cinematografico e, sotto l’ombra della Tour Eiffel, prendono forma le nuove tendenze 2012-2013. A partire da Canal Plus, che non trasmetterà più l’ultra bo-bo Le Grand Journal, condotto dall’arrogantissimo Michel Deunisot. Al suo posto, figureranno nella consueta fascia preserale in chiaro, diverse serie americaneggianti, dalle attempate annoiate Desperate Housewives ai nuovi episodi di Skins, sulla gioventù bruciata dei nostri tempi. C’est la crise! E nella non più leader televisione privata di Francia ne sono ben consapevoli. Con l’arrivo degli arabi di Bein Sport, che si sono accaparrati l’intera offerta calcistica europea, dalla Premier alla Serie A, dalla Liga alla Ligue 1, dalla Champions all’Europa Leaugue, Canal Plus sarà infatti costretta ad accontentarsi del più noioso campionato esistente sulla faccia della terra: la Bundesliga, con il solo Bayern di Ribery a tenere alto l’onore di un calcio, quello tedesco, in caduta libera.
Nemmeno il PSG dei facoltosi emirati consola gli animi parigini. Terzo pareggio consecutivo ed annessa sfuriata dell’instabile Ibrahimovic, dopo uno scontro di gioco con il compagno Néné, durante la partitella di fine allenamento. Una situazione, per Carlo Ancelotti, tutt’altro che distesa. Troppi campioni e troppi individualisti, per una squadra che è riuscita a sbriciolare in meno di un anno il romantico talento argentino di Pastore, ora spettro arrancante sul terreno di gioco, fotocopia del Menez, suo attuale compagno di squadra, ai tempi della Roma. Unico motivo di gioia, il fortunato sorteggio di Champions di giovedì con Porto, Dinamo Kiev e Dinamo Zagabria. Ancelotti come di Matteo l’anno scorso? À voir!
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