«Mi deprime pensare che la trilogia Cinquanta Sfumature di Grigio, giallo verde e a pallini blu, sia un best seller e che abbia addirittura superato Harry Potter.
Va bene, sappiamo tutti che in periodi di recessione il sesso è un gran sollievo: è gratis almeno il più delle volte, è a portata di tutti o quasi tutti nella fascia di età dall’adolescenza al cimitero.
E allora facciamolo, ma facciamolo bene. A me sembra che se ne parli solo tanto.
Ma abbiamo veramente bisogno di essere prese a frustate nel sedere per appagare i nostri desideri? Ci facciamo legare come salami perché così le sensazioni sono più intense?
M’immagino una serata tipo tra due persone che si piacciono; cara, dice lui a lei, ti dispiace se ti do una frustatina? Magari ti lego al letto prima; che ne pensi? E lei: caro prima proviamo con un bel calcio nel culo (io a te) magari ritorni normale!
Sono davvero stupita da tutta questa voglia di stupire. Si sono perse di vista le cose semplici della vita, tra cui il fare all’amore. Che deve essere incondizionato, coinvolgente, sensuale ma deve esserlo spontaneamente, senza l’aiuto di chiodi, fruste e bulloni.
Una volta chi faceva queste cose estreme era chiamato maniaco; oggi è un figo e le sue storie diventano best seller. Io mi dimetto, signori della Corte.
Leggo con molta simpatia uno scrittore siciliano, Ottavio Cappellani, che ha fatto un’irriverente e divertentissima parodia delle sfumature. Un passaggio memorabile è quello della siciliana che dice: io ero di moda quando la moda non era di moda, mio marito mi ha messa incinta con la fuitina, ma prima di dargliela mi ha ammazzato di “tumpulate”. Che in siciliano sono i ceffoni.
Ecco di questo tipo di sesso mi piace leggere. Mi rifiuto di pensare che ormai il normale, declinato in ogni aspetto della vita, non esista più. Dove andremo a finire? Faranno corsi di Bondage a scuola? Magari alcune università prevederanno Master in Sesso Estremo.
E allora cosa fare? Forse sarebbe il caso di aggrapparsi ai nostri valori, magari condirli ogni tanto con un po’ di piccante, che so, una sana e antica orgia e continuare a guardare tutto questo declino, perché di declino si tratta, con ironia e distacco. E forse le sfumature diventeranno colori accesi, netti, brillanti.»
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