Nel suo ultimo libro “Oltre le religioni” il Dalai Lama propone agli uomini di vivere in armonia con tutto l’universo, al di là e al di sopra delle convinzioni personali di qualunque tipo anche di quelle religiose. Purtroppo la complessità del villaggio globale in cui oggi viviamo rende invece cosi fragile la convivenza pacifica tra i popoli! Basta pensare che qualsiasi individuo appartenente al mondo occidentale può scatenare quasi una guerra tra il mondo islamico e quello cristiano semplicemente con qualche immagine blasfema per quella religione: la comprensione tra i popoli ed il rispetto reciproco sono messe in forse dalla mente malata di un qualsiasi individuo che voglia nuocere alla società.
I recenti fatti di cronaca testimoniano la fragilità di una possibile convivenza tra popoli con cultura ed esperienze diverse, ma soprattutto con un diverso concetto della libertà individuale.
I popoli reagiscono in funzione di così tanti innumerevoli fattori che è difficile prevederne le dinamiche ma sarebbe riduttivo fermarsi a considerare come principale movente del loro agire le diverse opzioni religiose scelte dalle società: gli atteggiamenti delle diverse comunità subiscono non solo l’influenza dell’indottrinamento loro impartito ma soprattutto dalle condizioni di libertà in cui si trovano tanto che spesso non riescono a comprendere come certi fatti possono accadere in altri gruppi sociali
E così fanatici islamici possono uccidere cristiani riuniti in chiesa a pregare senza conseguenze né dirette né indirette, ma basta una persona che pubblichi in occidente qualcosa considerato blasfemo che il mondo mussulmano non solo non distingue tra l’operato della società e quello degli individui che la compongono, ma si sente autorizzato a praticare la violenza più cieca.
Non possiamo pensare che tutto ciò non ci riguardi, non riguardi il nostro lavoro di ogni giorno: studiando la teoria del caos, Edward Lorenz tenne una conferenza stampa dal titolo ”Può il batter d’ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?” dimostrando poi matematicamente come questo fosse possibile. E come possiamo pensare che fatti violenti così importanti non abbiamo una influenza diretta sul nostro operato: ci occupiamo ogni giorno dello spread e dell’andamento della borsa, non dovremmo forse occuparci con più determinazione per far aumentare il tasso di libertà e di tolleranza degli individui? Fare piani per avvicinare le culture del pianeta? Far capire che un mondo capace di vivere in armonia è un mondo ove i conflitti non devono generare lutti ma portare ad uno stadio più avanzato?
Persino la nostra vita di tutti i giorni sarebbe migliore con un rispetto più vasto di ciò che ci sta intorno: uomini e ambiente, anime ed il loro territorio. Cominciamo a praticare la tolleranza e la comprensione con chi ci sta intorno e poco a poco, anche se non subito ma tra un po’ di tempo, potremo vedere l’armonia sognata dal Dalai Lama estesa a tutto il mondo.
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