Cosa sono i fili della memoria? Sono le origini non solo dei nostri ricordi, ma anche le motivazioni nella vita per cui si son fatte certe scelte e non altre. Ed anche di fronte ad imprevisti o situazioni completamente nuove, il rampino della memoria serve e come.

Mi è stato chiesto come è nata la mia scelta di essere Liberale. Da bambino già mi interessava la vita politica, tipo referendum Repubblica-Monarchia, proclamazione della Repubblica, Costituzione. La nascita della scelta liberale me la fece fare un Fratello delle scuole cristiane di fondamento francese. Alla mia domanda per chi votare (o tifare) alle elezioni del 18 aprile 1948, la risposta di Fratel Tommaso fu semplice: Dc, socialdemocratici, repubblicani o liberali. E la mia scelta fu: Liberale! Ma ci fu un’altra circostanza: Madame Wilkowska (i Paesi slavi femminilizzano per le spose il cognome del marito). Madame era la vedova del Colonnello Wilkowski, comandante dell’esercito polacco, caduto sciabola in pugno nell’ultima carica polacca contro l’esercito tedesco che aveva invaso proditoriamente la Polonia; con due figli piloti e abbattuti mentre difendevano la loro Patria, tuttala FamigliaWilkowskiperita sotto il bombardamento nazista di Varsavia, Madame gravemente ferita venne messa su un treno della Croce Rossa internazionale e trasportata in Italia. Al Brennero salirono le SS sudtirolesi (peggiori se possibile di quelle tedesche) e alla povera Madame strapparono tutti gli oggetti personali e distrussero i pochi documenti che aveva. Madame Wilkowska raggiunse Roma e venne ospitata dal Vaticano da cui si allontanava ogni giorno per insegnare lingue ai bambini romani. A me insegnò francese e i primi rudimenti di russo, perché mi diceva che la lingua russa era più importante di quella polacca. Con infinito garbo mi raccontò le sue vicende familiari e nazionali ed io, grazie a Lei, sono cresciuto anti dittature, anti nazista e anti fascista: un “liberalaccio” senza se e senza ma.

Ma i fili di memoria riguardano anche la scuola e l’università. Ho avuto l’enorme fortuna di avere il Prof. Giuliano Vassalli, scampato a Via Tasso,  torturato dai fascisti e medaglia d’argento perla Resistenza che mi spiegò quanto di barbarico c’era nella legislazione introdotta dai fascisti, come ad esempio il Codice Rocco e l’inversione dell’onere della prova nel caso principe dell’associazione per delinquere. La nascita di questa enormità la si deve a Torquemada, capo dei domenicani spagnoli e usatissima dal potere temporale del Vaticano, vero padrone dell’Italia fino alla Rivoluzione risorgimentale. Ebbene, diversi anni dopo, accusato di associazione per delinquere e colpevole di tutti i misfatti possibili (mancava solo la strage, l’avvelenamento dei pozzi e l’abigeato), la lezione del Prof. Vassalli mise in braghe di tela i miei accusatori, Pm e Gip napoletani, in quel di Poggioreale e il mio caso fu archiviato per “manifesta infondatezza della notizia di reato”.

A scuola organizzai lo sciopero contro i sovietici che avevano invaso l’Ungheria e lo sciopero per l’italianità dell’Alto Adige mi costò la perdita di un radicato rapporto di affetto con la figlia dell’allora Ambasciatore d’Austria. Ma la Patria è Patria, da Liberale!

© Rivoluzione Liberale

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