Qualche giorno fa la Cancelliera tedesca Angela Merkel ha fatto visita, per la prima volta dall’inizio della crisi del 2009, in Grecia. I due Stati si sono per un attimo riuniti in una bilaterale pressoché inutile, che non ha portato né a nulla di concreto, né a sviluppi ulteriori sulla vicenda greca. Le posizioni di Grecia e Germania (e l’Ue) dipenderanno ancora dai rapporti che farà la Troika (BCE, FMI e Unione europea) sullo stato di avanzamento delle riforme promosse dal governo greco, il quale, se mancherà il via libera ad ulteriori 31,5 miliardi di euro di aiuti, a novembre non avrà più un euro in cassa per pagare gli stipendi.
Al di là delle indiscrezioni sul colore della giacca di Frau Merkel e dei paralleli con la partita di calcio degli europei finita 4 a1 per i tedeschi, c’è un altro paragone che purtroppo calza meglio ed è quello con la seconda guerra mondiale che poi portò come reazione al processo di unificazione europea. Ieri su la Repubblica, Barbare Spinelli, figlia dell’europeista Altiero, citava appunto il tragico evento ricordando che per la riparazione dei debiti di guerra, la Germania ottenne una proroga per il rimborso di 30 anni e i greci questo non l’hanno dimenticato. La Spinelli poi si chiede “come possono i tedeschi scordare il muro portante del dopoguerra, e cioè la coscienza che la punizione nei rapporti tra Stati è veleno, e che i debiti bellici della Germania andavano perciò condonati?”.
Ormai però non c’è più tempo perché la Germania e con lei il nord Europa, cambi rotta e si dimostri d’un tratto solidale, là dove fino ad ora ha battuto il piede dell’austerity con i paraocchi. Non si fraintenda il ragionamento, la Grecia non è esente da colpe, anzi: è corrotta, sprecona e ha un apparato pubblico mostruoso. Tuttavia, le conseguenze connesse a una sua uscita dall’euro sono ancora troppo rischiose per tutta l’Europa, la sensazione è che una volta anestetizzate queste, si lasci il paese ellenico al suo destino, perché il famoso salvataggio si sta trasformando in un’agonia.
Il rischio concreto è quello di assistere a una seconda Weimar, con i greci post-europei costretti ad andare a comprare il pane con la carretta piena di contanti e una scaletta temporale che porterebbe il tutto ad una deriva nazionalista per non dire di peggio. Alba dorata, partito dichiaratamente neonazista e razzista, entrato in Parlamento alle ultime elezioni con il 6,9%, ne è la testimonianza più chiara e dolorosa. Alla Cancellieria di ferro, per sua stessa ammissione, sanguinerà anche il cuore quando si parla di Grecia e della sua condizione ormai fuori controllo, ma il suo Ministro delle finanze Schauble ha comunque ribadito che di dilazioni nei pagamenti non se ne parla proprio.
Intanto i ministri della zona euro hanno di fatto lanciato il nuovo Fondo salva Stati European Stability Mechanism (ESM) con dotazione di 700 miliardi di euro, dove l’Italia contribuirà con circa 125 miliardi, per il 17% dell’intera dotazione. Si parla inoltre sempre più concretamente di Tobin tax, ovvero la tassa sulle transazioni finanziarie, che sarà sviluppata con il metodo della cooperazione rafforzata tra Stati membri. C’è da chiedersi se l’Europa stia mettendo a punto tutti i meccanismi utili per evitare il tracollo e che si stia preparando per un’uscita della Grecia dall’euro (e quindi dell’Ue).
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Sono expatriate in Grecia e posso confermare che la visita della Merkel e’ servita solo ad una cosa: a fare infuriare i Greci. Il giorno prima dell’arrivo la polizia ha vietato gli assemblamenti di persone in piazza Sintagma, usando una terminologia che non vieniva piu’ usata dai tempi della dittatura. Potete immaginare come hanno reagito i Greci, popolo rivoluzionario e tendenzialmente anarchico. Ne ho parlato con i colleghi e nessuno mi ha detto di aver capito che cosa venisse a fare la Markel in Grecia. Alcuni mi hanno risposto: “Viene a comperare la Grecia”. Un altro: “ ci chiameremo Germania Mediterranea”. Vi risparmio i commenti sulla giacca verde pisello. Infine chi non e’ andato a protestare, ossia la stragrandissima maggioranza compreso il sottoscritto, si e’ trovato bloccato nel traffico per ore perche’ la zona bloccata era enorme. Quindi come visita e’ stata controproducente. Unica nota di colore: il tizio che ha corso nudo per Piazza Sintagma. E’ un americano, ora sotto processo per atti osceni.