Una grande omaggio al cinema fantastico-comico italiano, altrimenti detto Fantaitaly. Sarà soprattutto questo a caratterizzare la trentunesima edizione del Fantafestival – Mostra internazionale dei film di Fantascienza e del Fantastico, in programma a Roma dal 7 al 19 giugno prossimi, ma di cui è già cominciato un prequel, un preannuncio (Aspettando il Fantafestival), con i due appuntamenti di venerdì 6 maggio scorso (il film The Museum of Wonders, di Domiziano Cristopharo, uno dei vincitori della scorsa edizione) e di questa sera (lo spettacolo dal vivo Rocky Horror Picture Show).

La particolare sezione della manifestazione che vuole esaltare la produzione nostrana, è realizzata dalla Casa del Cinema di Villa Borghese (una delle tre autorevoli collocazioni dell’intero festival, insieme all’Auditorium della Conciliazione e al Nuovo cinema Aquila), in collaborazione col Centro sperimentale di cinematografia. Intenzione di questa porzione della kermesse, è spiegare come il cinema italiano sia stato e sia tuttora in grado di riadattare, in chiave farsesca, i temi basilari del Fantastico.

Così, i due direttori Adriano Pintaldi e Alberto Ravaglioli, hanno deciso di giocarsi assi quali alcune performance del Fracchia-Villaggio, film come Totò nella luna, o Il Pap’occhio, esordio registico di Renzo Arbore. L’eclettico show-man pugliese, nel corso della serata inaugurale presso l’Auditorium della Conciliazione (ingresso gratuito, presentata dalla conduttrice Antonella Salvucci) nell’occasione riceverà un premio alla carriera.

Venti titoli in ballo, tra rassegne, retrospettive, una lista di anteprima, molti film anche stranieri. Puro stile trash (il grottesco consapevole), gotico, horror e sci-fi (altra dimensione). Spazio ai classici, ai tesori perduti della televisione fantastica (è in cartellone un omaggio speciale per il centenario di Fantomas, antieroe creato nel 1911 dai francesi Allain e Souvreste) e alle produzioni delle ultime generazioni.

Poi tre ospiti d’onore. Per cavalleria citiamo innanzitutto l’attrice inglese Caroline Munro, eletta “First Lady del fantasy”, volto familiare a tutti gli amanti del cinema fantastico anni Settanta e Ottanta. Anche per lei è previsto un premio alla carriera. Ma maggior clamore senza dubbio accenderanno due mostri sacri quali Christopher Lee (indimenticabile volto del Conte Dracula) e Max von Sydow l’Esorcista, divi ancora oggi capaci di offrire prestazioni attorali da applauso.

Sui grandi schermi del festival passeranno La decima vittima di Elio Petri, C’era una volta di Francesco Rosi, Le streghe-La terra vista dalla luna di Pier Paolo Pisolini, Tommy Dammit di Federico Fellini. E ancora, per il cinema italiano gli “zombimovie” Bloodline di Edo Bavaglini e Eaters di Luca Boni e Marco Ristori; i “satanisti” La progenie del diavolo di Giuliano Giacomelli e Demon’s Twilight di Federico Lagna; The Slurp-Gli strani supereroi di Simone La Rocca, Bumba Atomika di Michele Sensi, il mediometraggio Ultracorpo di Michele Pastullo e La canzone della notte di Giovanni Pianigiani.

Interverranno Stefano Vessoni con l’inedito Krokodyle e Gabriele Albanesi con un’anteprima “ghostmovie”, Fantasmi. Tra gli stranieri Unthinkable di Gregor Jordan, Case 39 di Christian Avatar, Zombieland di Ruben Fleisher, After.Life di Agneszka Wojtowicz-Vosloo e Repo Men di Michael Sapochnik.

Il Fantafestival è realizzato con il sostegno del ministero per i Beni e le Attività Culturali (Direzione Cinema), della Regione Lazio (Assessorato alla Cultura Arte e Sport), del Comune di Roma (Assessorato alle Politiche culturali), in collaborazione con il Centro sperimentale di cinematografia (Cineteca Nazionale).

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2 COMMENTI

  1. Non sono un amante del genere fantascienza, ma l’articolo invoglia a seguire almeno una serata di questo Festival.

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