«A volte è difficile, quando si è nana e storta, rimanere indifferenti in un mondo dominato dalla coscia lunga e dalla quarta misura.
In questi casi dovrebbe uscire il talento: io sono un cesso ma sono brava! Ho fatto tante cose e tante ne farò; tu sei una sventola ma io sono superiore.
Ma questo succederebbe se stessimo parlando di soggetti di spessore. Purtroppo non è così. È comunque buona educazione non sputare nel piatto dove si è mangiato anche bene. Ma anche questa è un’altra storia.
Mi rendo anche conto che personcine così hanno tatuato il fascio littorio sulle chiappe; che il passaggio AN-PdL sia stato un capitolo doloroso alleviato solo da incarichi di governo; però ormai è il passato, è inutile piangere sull’olio di ricino versato!
E allora di che ti vergogni Giorgia?
In questo clima d’incertezza credo che si faccia a gara per spararla più grande, solo per qualche titolo in più: troppi galli a cantare, poca sostanza; da una parte le promesse dall’altra le minacce, ricorderemo questo periodo come il peggiore dei peggiori. Tutti contro tutti ma senza argomenti validi.
Spero solo che passi presto e che davvero a furor di popolo questa gente venga mandata a zappare la terra!
Il primo contadino spero proprio sia Mario il simpatico; ci sono rumors che sussurrano che stia antipatico anche a quelli dell’UDC. Sembra che non li consulti mai e mi chiedo, perché farlo? Ha il cane, va bene così!
Poi aspetto la musata che prenderà Pierluigi 15 con Grillo. Un’onda anomala di tanti metri è pronta ad abbattersi sulle loro belle parole, sulle lacrime e sui pugni chiusi.
Prepariamoci a una nuova categoria di esodati: gli ex politici. Irriciclabili, improponibili.
Ci resteranno sul groppone con la consolazione che loro almeno una pensione se la ritroveranno!
Oggi mi sento quasi romantica e sognatrice: chissà che stavolta cambi davvero qualcosa! La gente è stufa, la politica è morta, il cittadino arranca. Peccato che nessuno abbia più voglia di rivoluzione; i nostri giovani preferiscono i rave e i nostri leader vogliono tornare a casa per cena. Non ci sono idee per cui combattere, non c’è patria da ricostruire.
E allora andiamo a votare e vinca il migliore: se fosse vivo Montanelli ci consiglierebbe di andarci con la maschera anti gas!»
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