«Qualunque sia stato il vostro voto, è evidente che siamo spettatori di grandi cambiamenti.
I principali partiti arrancano e la mancanza di risultati concreti sommati alle difficoltà della crisi, hanno generato una nuova realtà. Il Movimento 5 stelle l’ha fatta da padrone; forse è l’unica vera rivoluzione di questi anni, invece dei forconi e delle teste mozzate, una schiera di gente comune vuole andare a governare. Come a sottolineare la grande incapacità della nostra politica ufficiale.
Io sono molto preoccupata, ve lo confesso. Le imprese arrancano, molte chiudono. Il governo non c’è ancora e già si litiga. L’uno non parla con l’altro e nessuno parla con nessuno.
Dove andremo a finire? E comunque in questo scenario da “the day after”, qualche buona notizia c’è: nel 2012 una delle componenti più dinamiche del nostro sistema produttivo, è stata l’imprenditoria femminile, che ha avuto un incremento della base imprenditoriale dello 0,5% rispetto all’anno precedente. Certo non è che una piccola consolazione: mai come ora abbiamo bisogno di aiuto, di alleggerire il carico fiscale, di snellire la burocrazia.
Voglio sperare e trasmettere il mio pensiero declinato all’ottimismo. Le donne d’impresa sono un tessuto sociale molto importante: non solo per la loro famiglia ma per le famiglie dei loro operai, dei loro impiegati, di tutta la forza lavoro che le aiuta e che vive in modo apprensivo questo stallo sociale e politico.
Ora aspettiamo e speriamo nel buon senso di tutti, nel voler mettere l’interesse di molti prima dell’interesse di pochi.
Mai come ora abbiamo bisogno di essere rassicurati: in un epoca dove nulla è certo, vogliamo e dobbiamo pretendere almeno promesse concrete.
Il mio pensiero ultimo non può non andare al nostro Papa; non voglio giudicare ma solo esprimere la perplessità di fronte a un gesto così importante che all’improvviso ha sottolineato il lato umano di una figura divina; sicuramente l’inizio di una nuova era anche per la Chiesa.
Mi auguro che il prossimo Papa sia un uomo concreto e forte e capace di affrontare questa profonda crisi di valori che ormai è percettibile in ogni strato sociale.»
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