Tutti a casa? Questo sembra il senso della lettera indirizzata al Capo dello Stato e pubblicata ieri sera dal Liberale Giuseppe Bozzi sulla sua bacheca di Facebook.
La lettera non ha bisogno di commenti perché è chiarissima, è ridotta all’essenziale e non potrà non lasciare traccia nelle vicende politiche italiane.
Giuseppe Bozzi, già prof. ordinario di Diritto civile nella Facoltà di giurisprudenza della Luiss – Guido Carli, ha fatto parte del collegio di difesa che ha sostenuto davanti la Corte Costituzionale l’incostituzionalità della legge elettorale Calderoli.
È candidato nella lista Scelta Europea con Guy Verhofstadt per le prossime elezioni europee del 25 maggio. La lista, promossa dall’ALDE, l’Alleanza dei Liberali e dei Democratici Europei, si propone in alternativa alle due grandi Forze politiche rappresentate in Europa dal PPE (dove confluisce il centro-destra italiano) e dal PSE (dove confluisce il partito di Renzi).
Giuseppe Bozzi è persona di antica e affidabile tradizione Liberale. È figlio di Aldo Bozzi, il grande liberale che fu chiamato a presiedere la prima Commissione Bicamerale preposta ad elaborare significative modifiche costituzionali. Il lavoro della Commissione Bozzi non ebbe l’esito programmato, ma fu preziosissimo e fu preso a base per i successivi tentativi di riforma Costituzionale.
La storia d’Italia è puntualmente segnata dalla presenza attiva di Liberali che, pur non essendo rappresentanti di un grande partito di massa, riescono a svolgere compiti che sono, come diceva Benedetto Croce, il sale della democrazia.
Ecco la lettera che abbiamo avuto modo di leggere ieri sera sulla bacheca Facebook di Giuseppe Bozzi:
“Cari colleghi e amici,
vi informo di una lettera scritta unitamente all’avv. Aldo Bozzi e all’avv. Claudio Tani, inviata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano:
“Sciogliere il Parlamento per non proseguire nello stato di illegalità democratica sancito dalla Corte Costituzionale con la sentenza sul porcellum e ribadito dalla Cassazione con un recente giudicato valido erga omnes”.
E’ questa la richiesta fatta per sollevare la questione di costituzionalità della legge elettorale poi accolta dalla Corte Costituzionale.
Abbiamo sottolineato che “la sentenza della Corte ha messo di fatto fuori legge le Camere perché illegittimamente elette, anche se ha “sanato” per il passato il ruolo delle assemblee per il principio della continuità dello Stato. Non ci sono invece motivi per proseguire una situazione politica e istituzionale insostenibile e per non dare esecuzione ai giudicati.
Il Capo dello Stato non può consentire che questo Parlamento che non rappresenta il popolo italiano prosegua la sua attività chiudendo gli occhi sulla illegittimità del porcellum e sul fatto che le Camere vanno per questo motivo rinnovate al più presto”.
Voi cose ne pensate? Lasciate pure un commento!
Prof. Giuseppe Bozzi
Candidato alle europee per Scelta Europea, la lista dei liberali e democratici euro guidata da Guy Verhofstadt”
