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Settimana che inizia con la vittoria alle Elezioni greche di Tsipras che per 2 voti non ha la maggioranza assoluta e quindi ha scelto un esecutivo con la destra anti rigore.

Al Senato, 177 si, 64 no e 2 astenuti per la votazione sull’Italicum, con premio di maggioranza alla lista vincente e non alla coalizione e soglia d’ingresso del 3% alle liste minori. Votazione definitiva domani 28 gennaio.

27 gennaio: ricordo della barbarie di Auschwitz e Birkenau con la liberazione del campo dello sterminio, da parte delle truppe sovietiche, settanta anni fa, ma bisogna non dimenticare che le stragi naziste in circa 450 campi di sterminio e di internamento fecero 16 milioni di morti e non solo di ebrei, ma di anti nazisti, anti fascisti e di chiunque “non piacesse” ai capi nazisti, come gli zingari e gli iraniani.

Ho avuto l’onore di conoscere personalmente Simone Veil, nata a Nizza, avendo avuto dall’Internazionale Liberale, che si svolse quell’anno a Pisa, il graditissimo incarico di andare a incontrarla alla Stazione di Firenze, proveniente da Parigi, per accompagnarla con la scorta della Polizia a Pisa. Sopravvissuta ad Auschwitz, dove morirono molti suoi parenti, ebrei come Lei e, sfuggita alla morte e ritornata in qualche modo in Francia, si laureò in giurisprudenza e poi, tra i tanti incarichi francesi ricevuti, eletta al Parlamento francese e Ministro più volte, divenne anche parlamentare europea e Presidente del Parlamento europeo. Una persona deliziosa e dolcissima, con tutto quello che aveva passato e sofferto.

A Senato e Camera relazione sul disastro del volo greco di addestramento in Spagna con 12 feriti italiani, uno grave.

28 gennaio: si ipotizza scheda bianca per le prime tre votazioni per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Il Premier Renzi farà il nome del candidato preferito prima della quarta votazione, con lo scrutinio a maggioranza semplice e non qualificata di 505 elettori.

Al Senato, il voto definitivo sull’Italicum con 184 si, 66 no, 2 astenuti, legge che torna alla Camera per la terza volta.

29 gennaio: prima votazione con soglia ai 2/3 dei 1009 elettori per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica: 538 schede bianche, varie schede nulle o di persone con poco seguito.

30 gennaio, seconda votazione per il nuovo Presidente, con 531 schede bianche, nulle 105 e voti sparsi. Alla terza votazione: anche questa votazione non ha dato esito con 513 schede bianche e voti sparsi su 969 presenti.

31 gennaio: quarta votazione a maggioranza semplice di 505 voti.

Il candidato del Pd Sergio Mattarella, peraltro eletto nel passato da Dc, Margherita e Ulivo, più volte ministro, ottiene 665 voti e diventa così il dodicesimo Presidente della Repubblica italiana.

Primo atto del neo Presidente che ha reso omaggio alle Fosse Ardeatine, simbolo perenne della dirigenza nazista, dichiarando come l’alleanza tra Nazione e popolo, l’unità contro il terrore, seppe battere l’odio nazista, razzista, anti libertà e totalitarismo.

Martedì 3 febbraio giuramento di fedeltà all’Italia e alla Costituzione vigente.

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