Tifosi assassini
Siamo tutti sovreccitati e disperati per la crisi che non accenna ad allontanarsi, per la disoccupazione in continuo aumento, per il futuro che si prospetta incerto, ma soprattutto perché ci cominciamo a renderci conto di essere nelle mani di incapaci. Per un nonnulla ci saltano i nervi. Allora uccidiamo, cominciando dai propri cari, dalla fidanzata, dalla moglie. L’Italia non è più una grande famiglia. Non c’è solidarietà, né ci vogliamo bene come dovremmo per ricostruire assieme l’avvenire dei nostri figli. Siamo tifosi della destra o della sinistra, assecondando l’intento auspicato dal burattinaio. Finché i poveri litigheranno tra loro, chi è al potere sarà libero di fare i propri interessi e quelli di chi lo manipola. Quindi, oltre a essere angosciati siamo anche stupidi.
La morale del Sud
A parte il lancio di qualche uovo, Salvini è stato accolto a Palermo da una folta assemblea. C’era chi, senza dignità, si mette al servizio di chiunque purché ci sia da scroccare denaro. Oggi sono servi di chi li disprezza. Anche questo è un reato, che il codice penale non contempla, ma che la morale di ogni elettore del sud dovrebbe condannare.
Prendiamo in giro il popolo
Purtroppo il populismo sta dilagando in tutti i settori e chiunque lo pratichi viene applaudito. Persino Giletti, che dèvia sulla retribuzione dei politici l’attenzione degli ingenui. Ma tace le vere cause del disagio e le responsabilità di chi le ha procurate. La verità è che l’Italia è un paese ignorante e corrotto. Nessuno ha l’onestà di colpevolizzare gli elettori che hanno avallato il malcostume. Certo, è più conveniente prendersela con chi non conta molto o per niente. È una nuova forma di complicità col potere.
Processo allo Sport
La procura di Cremona ha rinviato a giudizio 130 sportivi, tra cui molti campioni, persino il leader della nazionale. Sono dirigenti, allenatori e giocatori, che, come si sa, non vivono certo in ristrettezze. Anzi, è tutta gente di successo che dovrebbe dare l’esempio. E, in un certo senso, lo danno, visto che l’Italia è un paese di ladri a qualsiasi livello. Infatti, la notizia il mondo del calcio è sotto processo per avere alterato molti risultati, non ha sconvolto nessuno. Su Facebook continuano a primeggiare foto di cani e gatti, tavole apparecchiate e altre banalità. Sono rare le indignazioni, rarissime. Ormai chi delinque è considerato un vincitore, che fa soldi e rimane impunito. Nessuno va più in galera. Anziché processare questi malfattori, bisognerebbe affidarli alle cure dello psichiatra. Perché chi guadagna milioni ogni anno deve speculare sulle scommesse? Truffano anche l’entusiasmo dei tifosi. Inoltre, credo di aver notato – e indico la circostanza a Tavecchio – che tra gli indagati e gli imputati non c’è nessuno di coloro che fino a ieri mangiavano banane. Che siano sportivamente e moralmente migliori di chi si crede in diritto di giudicarli?
Un presidente eterno
Montezemolo guiderà il Comitato per le Olimpiadi di Roma 2024, come accadde pure per la Coppa del Mondo nel 1990. Dopo 34 anni non abbiamo trovato un personaggio più adeguato ai tempi. Siamo un paese ancorato al passato. Neppure il potere si è evoluto, è sempre nelle stesse mani. Nulla da dire sul personaggio, nato, del resto, col destino di ricoprire una presidenza. Cinzano, Fiat, Confindustria, Ferrari, oggi persino Alitalia, sono solo quelle che ricordiamo. Ma che tristezza per lo sport, per il progresso, per l’evoluzione della specie, per le speranze degli italiani, per il futuro (che alla Leopolda ci assicurarono essere “solo l’inizio”, mentre, invece, è un lontano passato). Per qualcuno, addirittura, è l’eternità. Sulla scialuppa di salvataggio su cui ci troviamo e che fortunatamente ancora galleggia, noi italiani ci ostiniamo a praticare un buco dietro l’altro quasi a sfidare il destino.
L’Italia spettatrice
Non ha avuto un’idea felice la Merkel di coinvolgere Obama nel problema dell’Ucraina. Prima di tutto perché è una questione che riguarda l’Europa, non solo Francia e Germania. Anche se lei si sente leader, non mi sembra che qualcuno l’abbia delegata. Inoltre, la diplomazia USA non brilla per successo. Gli americani sono insuperabili nell’armare paesi lontani, mentre per noi un’eventuale guerra sarebbe alle porte di casa. Putin – è vero – è prepotente, inutilmente, essendo il suo grande paese già ricco e rispettato senza dover aggredire i vicini più deboli. Ma lui è cresciuto nel KGB e non ha metabolizzato il senso dell’opportunità e della democrazia. Bisogna mediare a tutti i costi, magari concedendogli qualcosa e cercare di portarlo dalla parte degli interessi europei. Ovviamente, noi stiamo a guardare.
