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Lo scandalo nazionale che ha per protagonista Roma Capitale e le chiare collusioni tra politica, malaffare e mafia non sorprendono più di tanto i romani.

Da decenni  Roma è bloccata in tutto ciò che riguarda la vita cittadina: trasporti in tilt, buche nelle strade, sporcizia ovunque, parchi e giardini abbandonati, monumenti  lasciati nel nulla, amministrazione pubblica arretrata di un secolo rispetto alle altre capitali del mondo occidentale.

Occorre una ricostruzione soprattutto morale nella scelta di chi deve gestire una città, una Capitale, una Sede Universale della Chiesa Cattolica.

Basta con i portaborse semi-analfabeti nominati Assessori. Basta con i favoritismi  su personaggi squallidi nelle Aziende pubbliche. Basta con i brogli elettorali che a Roma sono proverbiali, sulla bocca di tutti, con un assurdo mercato della domanda e dell’offerta. Basta con i costruttori che hanno devastato l’Agro Romano cementificando senza rispetto e senza  limiti ogni angolo della città, con le buone entrature nell’Ufficio Tecnico dei Palazzi capitolini. Basta con le chiusure di ospedali storici  come il san Giacomo o il Forlanini, per risanare bilanci azzerati da buste, bustine e bustarelle. Basta con la vendita di Musei Nazionali  per finire le costruzioni inutili  e dispendiose di architetti superstar come Fuksas e la sua bizzarra Nuvola. Basta con i saccheggi nella Metropolitana ai danni di ignari turisti che pensavano che Roma fosse come le altre città Europee.

Occorre selezionare la classe politica che vuole occuparsi di Roma: titoli culturali, esperienze  di lavoro indiscutibili, certificati penali  limpidi e chiari.

Solo così si potrà ricostruire sulle macerie che anni di disattenzioni hanno causato con danni di immagine devastanti.

I partiti, tutti, hanno le loro responsabilità e le loro colpe. Ne facciano ammenda senza   se e senza ma ed imparino a chiedere scusa ai cittadini.

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