diario di tumbarello

Finché, poi, non crolla tutto
Speriamo che non se ne accorga l’ISIS. Non sappiamo neppure proteggere un aeroporto. Figuriamoci difendere il paese. Il più importante, ora che la Lega ha fatto bruciare miliardi, investiti inutilmente a Malpensa. Ogni giorno un incidente che paralizza lo scalo. Un incendio o un blackout manda in tilt servizi e impianti elettrici. Soprattutto d’estate, punta massima del turismo. Piromani o palazzinari dànno fuoco alla pineta di Fregene. Qualche sabotatore all’area shopping del terminal 3. Non c’è vigilanza, gli allarmi non funzionano. È proprio il sistema Italia che va a pezzi. Soprattutto le comunicazioni e il turismo. Ma, fosse solo Fiumicino! Risolviamo i problemi con gli annunci, come per l’occupazione, per la riduzione delle tasse, per la sistemazione del territorio che smotta dappertutto, per l’esondazione dei fiumi. Crollano autostrade. Chiude Pompei per un’assemblea sindacale. I borseggiatori sono più numerosi dei turisti. Viviamo di scippi. Non riusciamo nemmeno a ripulire i tombini intasati. Alle prime piogge l’Italia si allaga. Si finanziano solo attività che compiacciono la corruzione. Nonostante tutto c’è chi si ostina a proporre il ripristino dell’immunità. Sono già in pochi a finire dove meritano, non essendo il parlamento alleato delle procure. Piuttosto complice del malaffare. Senatori e deputati applaudono i colleghi miracolati. La verità è che lo stato non c’è e noi siamo quasi tutti disonesti. Se non ci piacesse vivere così, cambieremmo sistema. Invece, si va di male in peggio e rimpiangiamo sempre il predecessore.

Tireranno anche a loro le monetine
I giovani turchi – sedicenti ribelli della sinistra italiana – si sono subito allineati al potere che dovevano contestare. È bastato distribuire una carica ciascuno per rabbonirli. Ecco perché tanti mediocri nel governo. Quando nel 2013 si aggregarono e furono eletti in Parlamento, gli armeni si offesero per l’inopportuna rievocazione. Ma chiunque può dormire sonni tranquilli. Non ci sarà neppure opposizione, figuriamoci genocidi. Sono del tutto inoffensivi. Anzi, si comprano con pochi spiccioli. Nuocciono solo all’Italia. Sono tutti funzionari di partito, ex comunisti, di cui hanno mantenuto il soma, ma non la fede. Sostengono, come gli altri, un governo di sinistra che piace più alla destra. In questo paese di voltagabbana, che non fanno risaltare la mediocrità di chi è al potere, chi scodinzola è prezioso e premiato. Più apprezzato di chi vale. L’efficienza può essere imbarazzante. Saranno loro, come sempre nella storia recente, massa informe di questuanti senza morale, a fare affondare anche questa maggioranza, che si crede imbattibile. Perché, prima o poi, a votare saranno gli elettori, che sono già indignati.

C’è già aria di golpe
Nascono così le dittature. Un nugolo di mediocri attorno a uno che crediamo in gamba e che fa promesse. Purtroppo, finisce sempre male, con una guerra o un default. Come gli incidenti stradali, queste tragedie capitano solo agli altri. Ce ne accorgiamo quando non c’è più nulla da fare. Adesso che ci sono le donne a rassicurare, è ancora più facile. Le usa anche chi accusa di avergli rotto lo specchietto. O il rom che dice che gli hai urtato l’auto. O la coppia di assicuratori che raggira gli anziani. Dietro ogni truffa c’è una donna garante. Però, manipolata da un uomo malvagio, col viso da bravo ragazzo. Chi non vuole le riforme consegna l’Italia a Salvino o al M5S! Adesso lo spauracchio è Casaleggio. Un tempo erano gli ebrei, poi i comunisti. Intanto, facciamo fuori Cofferati, Marino e Crocetta che non sono del clan. Discreditiamo anche Bersani e Dalema, e tutti coloro che di politica capiscono qualcosa. Bisogna accettare qualsiasi riforma, per essere un buon italiano? Anche quelle che ci limiteranno la libertà, eliminando i controlli democratici? Chi non accettava il nazismo era contro la Germania. Ci cascarono tutti, anche i cattolici, che, poi, piansero lacrime amare. Da noi chi biasimava la guerra era un disfattista. Poi, fu una fortuna averla persa. La Storia è ancora maestra di vita. Ma non la studia più nessuno, neppure i politici, che piacciono così, ignoranti, arroganti e inefficienti. Purtroppo gli imbroglioni – chissà come – trovano sempre milioni di persone che li sostengono. Al punto in cui siamo, per l’Italia ci vuole solo una dittatura. Ben venga, quindi, se non è già in atto! Non perché l’uomo solo al comando risolva i problemi. Ma perché, come sempre accade, distruggerà il paese e, finalmente, si potrà ricominciare daccapo.

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