1. Nessun partito piccolo può permettersi la moderazione. Se possiamo e dobbiamo distinguerci mantenendo uno stile sobrio, i contenuti debbono essere radicali, per incidere in una società mediatica di massa. E la moderazione nel difendere la Libertà non é una virtù.
  2. Dobbiamo presidiare lo spazio politicamente libero, cioè quello vicino al centro-destra occidentale, che comporta sburocratizzazione e un limite costituzionale alla tassazione, ma nella sua versione Libertarian ( Jefferson – Thoreau – Reagan – Tatcher – Friedman – Ron Paul) senza tentennamenti od edulcorazioni, pena l’irrilevanza. Questa visione anglosassone, tutt’altro che assente dalla storia italiana (Cavour – Salandra – Sturzo – Einaudi – Pella – Malagodi –Martino e, a partela coerenza, il primo Berlusconi ) è giusta per il “caso Italiano”
  3. Caso Italiano che si può riassumere nell’accellerata tendenza verso un sistema in cui “tutto é vietato tranne ciò che é obbligatorio”, grazie all’epidermico fastidio di Renzi per regole garantiste ed autonomia delle persone e sopratutto alla cultura egualitaristica e totalizzante da comunismo 2.0, che, rifiutata da Craxi,ha contagiato però ampie aree del mondo clericale
  4. Dobbiamo poi, sia per le nostre libertà, che per una economia che sta morendo di lacci e lacciuoli, essere il partito di una diversa Triade di valori : “LIBERTA’, DIGNITA’ . INDIPENDENZA” al posto di quella della rivoluzione francese, che, per insopprimibile ambiguità di fondo, é stata alla base tanto di processi di liberazione come di mostri totalitari.
  5. Dignità ed indipendenza sono di più che uguaglianza e fratellanza, perchè dignità vuol dire difendere sempre una vita degna di essere vissuta, quando invece si può anche essere tutti uguali ma dentro una prigione, mentre indipendenza vuol significare una politica sociale non creatrice di stato-dipendenti con l’assistenzialismo dei posti inutili e dei loculi a basso fitto, ma al contrario di cittadini indipendenti grazie alla casa in proprietà e a posti di lavoro reali.
  6. Se al mondo diventassimo davvero tutti uguali moriremmo necessariamente tutti di fame, perchè l’accumulo di capitale è una assoluta necessità della produzione, (come sapeva perfino Marx) e i ricchi sono più efficienti e meno totalitari dello stato nel realizzarlo e sono proprio le disuguaglianze a muovere l’economia, (come a favorire il bello nelle arti e in architettura) mentre i tagliagole sono “fratelli” pericolosi. La proprietà privata é a rischio in Italia (e con essa la Libertà, ricordava Einaudi), per l’aggressione espropriatrice delle varie patrimoniali cammuffate e per la violenza regolatoria dello stato e delle sue articolazioni periferiche.Senza difesa e diffusione della proprietà l’economia non ripartirà mai veramente. Al contrario dei comunisti per noi : “LA MANCANZA DI PROPRIETA’ E’ UN FURTO “
  7. Divieto e regola debbono essere eccezioni, non strumenti ordinari di governo. I danni che lo “Stato Selvaggio” fa sono enormi, serve una regola di libertà, costituzionale, che obblighi ad introdurre, in ogni legge contemplante un divieto, la dimostrazione compiuta che non vi fosse altro modo per ottenere uno scopo di giustificante rilevanza, pena la nullità della legge.
  8. L’espansione é stata l’unico strumento per difendere insieme libertà, sviluppo e giustizia sociale e non dobbiamo accettare, come un fato ineluttabile, limiti allo sviluppo coincidenti col nostro pianeta considerato come prigione. Dobbiamo e possiamo estenderli : fino ai limiti del sistema solare, ed iniziare a colonizzarlo e un partito che metta questo nel suo programma sarà non solo diverso,ma anche trascinante perchè finalmente positivo sul futuro
  9. L’alleanza di tutti i partiti di centro-destra, in politica interna ed internazionale, non é una scelta, é una necessità. I partiti patriottici, che vogliono un’Europa e un occidente liberale e non dirigista, ma che guardano solo all’orto di casa, saranno sempre sconfitti da quelli consorziati a livello sovranazionale ed allora una internazionale libertarian si impone, senza troppo esagerare nel guardare le differenze per non fare il gioco delle sinistre. “Niente nemici a sinistra” dicevano i nostri avversari e credo dovremo imitarli a destra ,
  10. L’immigrazione invasiva extracomunitaria va fermata, si studino tecnicamente le forme più  opportune, ma va fermata. Sono in gioco  pacifica convivenza ed anche democrazia, che deve restare il sistema dove ci si divide per idée, non per etnie.
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6 COMMENTI

  1. Penso sia giunto il tempo in cui il PLI ritorni a comunicare ai cittadini italiani, ricordando, per primo, i suoi ideali ed il concetto di uguaglianza, responsabilità e correttezza.
    Ciò che sta avvenendo, nelle varie realtà politiche presenti, con le varie trasmigrazioni e realizzazioni di nuove realtà, senza alcun ideale, è il tentativo, dei vari, di sperare in una riconferma/rielezione, sì da poter continuare a galleggiare e fare i propri interessi, fregandosene del popolo gregge e del Paese che, quotidianamente, sta sprofondando in un pozzo senza fondo.
    Responsabilità e servizio, per i nostri concittadini è ricordare loro che ci sono ancora, in Italia, persone responsabili e corrette che si identificano in quei valori e regole che partono dal Rispetto e Responsabilità.
    Diamoci da fare, evidenziando, innanzitutto, che tutte quelle agevolazioni che nel tempo sono state approvate (vitalizi, pensioni agevolate, ecc.) DEVONO essere annullate con effetto retroattivo rendendo i cittadini, TUTTI, uguali, con gli stessi diritti e gli stessi doveri.
    Essere Liberale significa essere onesto, responsabile e corretto.
    Diamoci da fare.

  2. Mi permetto qualche nota critica, punto per punto:
    1) Inutile prefazione: i contenuti dovrebbero esprimere in maniera chiara e netta posizioni liberali, poi ognuno giudicherà’ per se’ se sono abbastanza “radicali”.
    2) Ottimo
    3) Condivisibile, ma eccessivamente cervellotico e sopra le righe. Stiamo calmi e guardiamo lontano, non al dettaglio del momento (Renzi).
    4) Condivisibile, ma debole a mio parere. Nessun partito competitore si opporrebbe a “dignità’ ” e “indipendenza”. Sfondi una porta aperta e non porti acqua liberale. Personalmente preferirei “libertà’, opportunità’ e sicurezza per tutti”. Mi rendo conto che “sicurezza” e’ anche banalotto, ma lo trovo necessario per distinguersi da anarchici estremi. In verità’ “sicurezza” e’ solo l’altra faccia della medaglia di “libertà'”, come ben noto, ma a volte e’ bene reiterare.
    5) Confuso. Non so cosa siano “posti di lavoro reali”, e lascerei decidere ad ognuno se la “casa di proprietà'” sia una tale necessita’ (a volte e’ meglio affittare…?). Condivido pero’ il classico valore della “proprietà’ privata” e dei diritti che ne conseguono.
    6) Ottimo
    7) Ottimo
    8) Incomprensibile. Di cosa parla?
    9) Punto delicato ed essenzialmente strategico, che non può’ appartenere ad un “decalogo”. Starei attento ad accettare “a priori” tutte le posizioni di destra, non importa quanto estreme, come “fratelli”. A destra si nasconde anche molto statalismo e razzismo, dunque occhio. L’ ovvia verità’ e’ che i principi liberali pescano sia a “destra” (economia di mercato, individualismo, ecc), ma anche a “sinistra” (libertà’ individuali soprattutto), dunque non la imposterei troppo rigida.
    10) Questo e’ un pericoloso ammiccamento a Salvini e compagnia bella. Difendiamo solo le libertà’ degli “Italiani”, allora? “Invasiva” e’ un aggettivo strumentale e soggettivo. Concentriamoci su “sicurezza per tutti” e lascia perdere se sono nato in Italia o in Siria.

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