La pandemia del Covid19 non ferma la lotta in pieno sviluppo e senza quartiere tra:
1) i fautori del Capitalismo finanziario – che hanno la loro roccaforte nell’Unione Europea e possono contare sull’appoggio compatto della Gauche Occidentale (Democratici Statunitensi, Laburisti Inglesi, Cristiano-sociali, Democristiani, Socialdemocratici e Democratici Europei, Massoneria mondiale con influenza giudaico-cristiana – e
2) i sostenitori della ripresa a pieno ritmo del Capitalismo industriale – che sono guidati dai Repubblicani nordamericani (Donald Trump) e dai Conservatori liberali britannici (Boris Jonhson) ma che non hanno un seguito credibile e affidabile negli Stati-membri dell’Unione Europea per la mancanza di un partito liberale d’ispirazione non “idealistica” (quest’ultima, infatti, conduce inevitabilmente anche se inconsapevolmente a un liberalismo detto di sinistrache si appiattisce sostanzialmente sulle posizioni pseudo-umanitaristiche e universalistiche dei cristiani e dei socialisti di varia denominazione, contrarie entrambe al valore dell’individuo e della polis).
In Italia, la situazione complessiva s’ingarbuglia per il caos di idee che caratterizza il Paese:
1) la Sinistra filo finanziaria si articola in Partito Democratico con ex democristiani, ex socialisti e post- comunisti, Movimento Cinque Stelle, Italia viva, Liberi e Uguali ed Europeisti di varie sigle;
2) la posizione filo-industriale manca di un appoggio democratico e veramente liberale per la mancanza di un vero partito empirista, pragmatico e razionale, come sono quelli anglosassoni. Essa, nel Bel Paese, riceve un appoggio, sempre confuso e spesso contraddittorio, soltanto dall’Ultra-destra, composta da un’Armata Brancaleone ideologica, dove si uniscono in uno strano melàngerituali celtici, “celoduristici” e nazionalistici, nostalgie lontane del fascismo dell’era “previdenziale e assistenziale”, nonché della Repubblica di Salò e chiare vicinanze d’interessi alla Goldman Sachse ad altre sigle finanziarie.
In una tale baraonda, tutta italiana, di cervellotiche congetture, affrontare con razionalità i gravi problemi che sono sul tappeto mondiale (ed europeo, in particolare) è impresa ardua e risulta ancora più difficile favorire la comprensione dei fenomeni.
Riesce, ad esempio, ostico far capire che la discussione che si sta animatamente svolgendo, a livello di vertici, per l’applicazione delle regole del MESo, in alternativa, per l’emissione di Eurobond risponde,
- a)la prima all’esigenza di rafforzamento del capitalismo monetario (voluto dalle Banche) per i vincoli e i controlli che impone, circa l’utilizzo del denaro, agli Stati beneficiari;
- b)la seconda alla possibilità di ripresa degli investimenti industriali (ipotesi, che è vista come il fumo negli occhi dall’oligarchia bancaria di Wall Street, dellaCity e diBruxelles).
Senza tenere conto dello scenario della lotta furibonda che si sta combattendo, nel mondo, tra capitalismo monetario e produttivismo industriale (purtroppo sulle rovine ancora fumanti, causate dal Coronavirus) non si può neppure capire l’assurdo conflitto che si sta scatenando in Italia tra Regionalisti (di sempre) e Statalisti (di nuovo e inedito conio).
Nel quadro che è stato offerto dall’Italia, nel bene e nel male, è difficile, senza cadere nella faziosità (non si sa, poi, sino a che punto spontanea) cogliere responsabiltà del Governo e colpe delle Autonomie locali e meno che mai distinguere, tra queste ultime, le Regioni governate dalla Sinistra da quelle guidate da uomini politici della Destra.
- a)Gli errori delle Autorità centrali (caos nell’INPS, burocratismo della CONSIP, presenzialismo del Presidente del Consiglio sui mass-mediatradizionali e sui socialspinto oltre ogni accettabile limite, fiacchezza e visibile stanchezza oratoria, per converso, dei suoi portavoce della Protezione Civile, iniziative improvvide e frasi fuori posto dei suoi colleghi ministri e così via)
- b)sono stati almeno pari a quelli delle Regioni (pasticci negli ospedali e soprattutto nelle case di riposo degli anziani, insubordinazioni chiare e inutilmente ostentate rispetto alle misure adottate con DPCM, proclami d’impronta militaresca e via dicendo).
Carità di Patria avrebbe richiesto una maggiore moderazione di toni.
E, invece, sono prevalsi gli “ordini di scuderia” dell’oligarchia che domina i tecnocrati di Bruxelles: esasperare i termini del conflitto per colpire duramente le sacche di resistenza alla politica monetaria dei Tycoon della Finanza, individuate nell’Ultra-Destra al governo di molte Regioni Italiane.
Conclusione: L’Italia è stata sempre un ricco terreno di pascolo per i furbi che, un tempo, erano (almeno in prevalenza) italiani, ora sono stranieri in stragrande maggioranza.
A favorire anche lo spoglio attualmente subito dagli abitanti dello Stivale è sempre il loro vero o finto candore: o non capiscono o ritengono utile non capire ciò che avviene intorno a loro per non dare dispiacere ai potenti di turno (sono capaci, persino, di far crescere, nei sondaggi, il consenso intorno a leaderpolitici che fuori dai nostri confini sarebbero considerati dozzinali e incompetenti).
Ora è tempo di “destarsi”, come suggerisce l’inno (con le parole) di Mameli, e “cingersi la testa” se non dell’elmo di “Scipio” (che sarebbe più irreperibile delle mascherine anti-viruspersino nei negozi di giocattoli, peraltro, chiusi) di cannocchiali, apparecchi acustici (se necessari) e magafoni, bandendo l’immagine delle tre scimmiette.
E’ ora di vedere, di ascoltare e di fare sentire la propria voce! Sarà così? Ai posteri l’ardua sentenza!
