Un profondo lavoro di intense riqualificazioni e “restyling” civici di parti delle decine di frazioni -già borgate- di Roma Capitale sarebbe più che mai urgente oggi: nel mentre ci stiamo interrogando sul nostro modo stare insieme e pure sul come si potrebbe ridare del senso civico a una città vastissima in quanto ad area occupata e dispersa in molti agglomerati cementizi spesso privi di senso comunitario.
Laddove il senso della tua esistenza dipende dal pratico possesso di un’automobile.
Dopo di questa pandemia è giusto e corretto riparametrare tutti interi i nostri valori civici, di cui la progettualità urbanistica è una prima espressione.
Si puó. A Roma per prima.
Qui si contano circa 90 tra frazioni e borgate.
Stiamo parlando di grandi masse cementizie spesso senza alcuna identità, prive di luoghi minimi di ritrovo per la cittadinanza o di servizi pubblici (dai trasporti pubblici alla raccolta dei rifiuti, dalle scuole ad altro): un insieme di circostanze che fanno rabbrividire ove rapportassimo le stesse alla carenza di qualsiasiasi sicurezza.
Le istituzioni, poi, si fanno vive in questi luoghi solamente per pretendere il giusto pagamento dei tributi ma, spesso, disattendono pure le attese delle popolazioni.
Da nord a sud e da est a ovest in questi anonimi agglomerati urbani trascinano la loro esistenza decine di migliaia di cittadini romani.
Del tutto oppressi nell’anonimato e anche dalla assenza di sia pur minimi centri di aggregazione civica (come lo sono le piazze, i cinema, i bar, le sedi istituzionali amministrative pubbliche, i negozi, i patronati, gli asili o le scuole di ogni ordine e grado, etc.etc.).
Ove si aggiunga a ciò la pratica assenza di risposte da parte del Sindaco, del Consiglio Comunale, o di quelle Aziende che dovrebbero pure adempiere dei servizi civici degni di questo nome, il quadro è più che completo.
Le varie Municipalità poi, non sempre si trovano ubicate in posti giusti e baricentrici: ché si possano raggiungere pure a piedi nel raggio di pochi chilometri.
Di esempi se ne potrebbero fare a iosa…, ma per ora fermiamoci qua.
Per evidenziare come una delle massime emergenze per la prossima Amministrazione comunale non sarà solo quello dei rifiuti, ma dovrebbe essere proprio quello di dover riscrivere il vero profilo di ritrovi civici comunitari per le popolazioni.
É sicurezza anche tutto questo, dopotutto.
