di Claudio Bonvecchio

 

In questo momento -difficile ed esaltante- in cui l’uomo si trova, in mezzo a mille difficoltà, al confine tra un futuro in grado di utilizzare positivamente la tecnica o in procinto di esserne schiavizzato, il ruolo della democrazia sarà decisivo. E lo sarà propio in funzione della libertà: della libertà intesa come possibilità di raggiungere la totalità e di renderla, in concreto, operante. Da questo dipenderà la creazione di un mondo diverso, fondato sulla libertà e i cui naturali correlati dovranno essere la tolleranza e l’uguaglianza. Grazie a questo sarà possibile ricreare le condizioni di una esistenza migliore qualitativamente e più giusta quantitativamente. Questa è la strada che si deve imboccare e perseguire per non ridurre la democrazia a un puro ed astratto slogan propagandistico, ma per renderla la base di una età nuova: l’età della libertà. Il che apre la strada ad una nuova cultura e ad una nuova civiltà: quella che tutte le persone di buona volontà attendono e sperano, dimenticando -troppo spesso- che ne devono essere, loro stessi, i principali artefici.

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