Siamo  della stessa generazione di Enrico Letta e Dario Franceschini.
Abbiamo vissuto anche noi il tempo di quello che oggi viene definito il mitico… il Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana.
Così bene da poterlo giudicare a testa alta e con una voce forte: una arena che di cristiano non aveva nulla.
Essa era una brutta copia, ricalcante quel Partito che si chiamava Democrazia Cristiana.
Ma non ne aveva i pensatori.
Uomini di grande spessore umano e civile.
Era, il MG DC una spianata degna di una corrida, suddivisa palmo a palmo, millimetricamente, per correnti: con aspiranti piccoli leader che combattevano tra di loro senza alcun ritegno e pietà. Commettendo pure  le peggiori e spericolate nefandezze di pirateria politica che mente umana possa immaginare.
Pensate al Congresso di Bergamo Alta se ne scapparono con le urne piene di schede votate.
Quella volta scattò il Commissario.
Insomma, per farla bere e e in una parola, ad esempio, non lasciavano mai (a proposito di Vangelo) una seconda possibilità al Figliuol Prodigo sconfitto.
Anzi, lo gettavano di brutto dentro la discarica di rifiuti inerti, o tra i piloni dell’autostrada, con buona pace di Gesù Cristo!
Di questo era fatto il retropalco di una scenografia orrida e cruenta a non finire.
Non ci è dato di capire per quale strano gioco del destino il PD, proprio il PD, abbia offerto la massima carica di propria rappresentanza a Enrico Letta.
Ricordiamo anche qui: il PD nasce da una fusione a freddo tra gli eredi del vecchio Partito Comunista Italiano e i quella parte -di sinistra- che militava nella vecchia Democrazia Cristiana; quella di Matteo Renzi ed Enrico Letta .
O, meglio, di quelli che erano il Partito Democratico e il Partito Popolare Italiano, per essere più precisi.
Una sorta di mostro a due teste, il PD che, come ben ha detto Gianni Cuperlo al Corriere della Sera di ieri:  “da 15 anni” non vince una elezione politica ma, “per 11 siamo stati al governo”.
Eccola, la fusione fredda, appunto.
Non ci è dato di sapere quale sarà il responso del prode Enrico: certo che il condottiero Cincinnato li avrebbe mandati tutti a quel paese.
Anzi, avrebbe fatto di meglio se fosse stato un giovane DC:  pure avrebbe accolto  l’invito, ma a patto che fossero prima  rase al suolo tutte le tende dell’accampamento, quelle centrali e locali del partito.
Enrico Letta ci avrà pure pensato. Ma, stiamone certi, ciò non avverrà: dopotutto gli italiani vivono nella ignoranza che sta trasmettendo l’immagine di un Movimento DC quasi che esso fosse un Collegio di verginelle educande.

Più che una accozzaglia di piccoli pirati, allattati con il coltello tra i denti.
Una risorsa inesplorata per il Paese, insomma.
1890