Trilussa grandissimo poeta della romanità, antifascista, Senatore a vita per volontà di Einaudi, in occasione della visita di Hitler nella capitale, riempita all’uopo di opere in cartone e cartapesta messe in piedi dal fascismo per esaltare i fasti dell’impero, scrisse “Povera Roma mia de travertino, te sei vestita de cartone pe fatte rimirà da n’imbianchino “

Tanti auguri Roma eterna, dei tuoi quasi 3000 anni di storia restadi bello e di grandioso, insuperabile, unico al mondo e meraviglioso, solo il passato, dal più remoto a quello del secolo scorso, perché negli ultimi decenni è stato tutto un precipizio e una discesa.

Insomma che piaccia o meno dalle olimpiadi del 60 è stato quasi tutto un peggiorare, dal sacco immobiliare, al cemento ovunque, alla mancanza di visione urbanistica, alla trascuratezza dei parchi secolari, alle strade, ai trasporti, alla strategia, oppure un piano della città per un futuro in espansione, alla viabilità della motorizzazione.

Ecco perché di decennio in decennio siamo allo sfascio attuale, Roma non è sprofondata l’altro ieri, di giunta in giunta è stata trascurata ,offesa , basterebbe guardare le immagini delle olimpiadi del 60 e quelle di oggi, degli spazi verdi, dei quartieri, delle strade, dei confini urbani, dei parchi, basterebbe pensare che c’era l’elettrico, il tranvai e il filobus, c’erano le autobotti che pulivano le strade e gli operatori nei parchi a curare, pulire e mantenere il verde, c’era la luce ovunque e anziché sporca e buia, Roma brillava sia di luce propria che dei lampioni antichi e belli.

Quegli stessi lampioni in ghisa e ferro battuto che anno dopo anno anziché mantenuti e restaurati come è stato fatto in tutte le capitali storiche d’Europa, da Londra a Parigi, sono stati eliminati a favore del cemento e dell’alluminio dei pali illuminanti da obbrobrio attuale.

Lo stesso che è toccato alle fontanelle, i nasoni, che nelle città europee sono conservate funzionanti a testimonianza dell’arte del passato, mentre a Roma sono state quasi eliminate, così come i viottoli e le panchine nei giardini, le recinzioni in legno che oggi sarebbero ecologiche e apprezzate al posto delle schifezze che vediamo, perché Roma è piena di bandoni e di lamiere arrugginite, di favelas inguardabili.

Potremmo continuare l’elenco delle trascuratezze che nel tempo hanno portato Roma alle buche alla incuria, ai cinghiali, all’abbandono del verde e allo sfascio urbano, hanno rovinato un gioiello unico in assoluto, perché non esiste sul pianeta una città paragonabile per qualità e quantità di ricchezze   architettoniche, culturali, storiche, artistiche, monumentali millenarie e mozzafiato.

Eppure Roma, la capitale, dovrebbe essere il biglietto da visita del Paese, invece il biglietto di Roma è tutto dire, male Roma e male L’Italia, a precipizio l’una e a precipizio l’altra, questa è la realtà, quasi a dire “simil stabunt simil cadent”, ecco perché rifare Roma per rifare l’Italia.

Verrebbe da dire incredibile, siamo sicuri che qualsiasi nazione avesse avuto il privilegio di avere Roma, di avere la storia vivente di 3000 anni, la storia del diritto, dell’Impero antico più grande ed evoluto mai esistito, di chi abbia inventato la res publica, la cultura occidentale, l’integrazione fra popoli, la legge scritta e laica, chiunque avesse avuto una fortuna simile l’avrebbe custodita bene, una cartolina di efficienza, funzionamento, cura e valorizzazione in ogni aspetto dell’urbanizzazione.

Per farla breve l’esatto contrario di quello che è successo, all’ Italia e a Roma, in questi ultimi 5 anni poi non ne parliamo, all’una e all’altra da quando sono arrivati i grillini, al governo del paese e della capitale, una discesa sesquipedale, una rovina totale, l’Italia è allo sbando e Roma uguale, 5 anni non solo buttati al vento ma utilizzati per il colpo di grazia.

Parliamoci chiaro al governo con la disgrazia gialloverde per via della scriteriatezza di Salvini di stare coi grillini, e quella giallorossa che ci hanno imposta pur di non votare, un fatto gravissimo, l’Italia è scesa all’inferno, perché la somma dei grillini coi comunisti e cattocomunisti è stata esiziale, nociva che non c’è Draghi per rimediare, l’unico rimedio sarebbe il voto per mandarli a casa per sempre , estirpare il cattocomunismo, quella gramigna nata per via della DC e del PCI che ha invaso e storto disgraziatamente l’albero economico e sociale.

Su Roma è stato tale e quale, l’arrivo dei grillini per la cura di una città che era malata è stato fatale, perché i 5s anziché la guarigione sono stati la cagione, dopo Alemanno e dopo Marino, sono stati il castigo divino, ecco perché la Capitale è allo stremo e ridotta pelle e ossa, come l’Italia giallorossa, come la strofa di Trilussa.

Tanti auguri Roma, la grande bellezza, tanti auguri città eterna e immortale nonostante il male, tanti auguri nella speranza che ad ottobre i romani si mettano una mano sulla coscienza votando con intelligenza, ricordando questi 5 anni e non solo.

Evviva Roma, l’Italia, evviva la democrazia, il pensiero liberale e solidale, abbasso il fascismo e abbasso il comunismo.

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3 COMMENTI

  1. Caro Alfredo, povera Roma imperiale, povera Roma caput mundi, povera Roma maltrattata e bistrattata da tutti. Per mia fortuna sono 60 anni che manco da Roma ed il disastro che via via è stato fatto, l’ho solo vissuto dai giornali o dalla tv e qualche visita sporadica.
    Sicuramente Roma non ha avuto la fortuna di avere un Sindaco bravo o una compagine politica accorta, i vari Alemanno e Marino hanno unito alla indubbie incapacità anche una estrema voracità politica che ha solo pensato a piazzare amici, parenti, elettori & vari, per garantirsi il loro voto. Poi è arrivato il vero castigo divino dei grillini che l’hanno definitivamente distrutta sia con scelte molto discutibili, sia con una incuria che non c’era dai tempi bui. Strade pericolose e piene di buche per mancanza di manutenzione, spazzatura riversata nelle strade, parchi abbandonati con il risultato che al primo temporale le varie alberature cascano, creando morti e feriti, parchi invasi da selvaggina pericolosa tipo cinghiali o volpi, per mancanza di recinzioni o controlli; intere zone controllate da clandestini, da zingari o da pusher, cittadelle abusive recintate da bandoni e roba da discarica, interi palazzi occupati abusivamente da centri sociali, senza che nessuno intervenga. Non ultimo come dici te, scelte architettoniche discutibili tipo i lampioni in ghisa sostituiti, anziché restaurarli come patrimonio storico della città, la sparizione dei “nasoni” distributori in ghisa di acqua potabile o la sparizione delle panchine in ghisa (mi piacerebbe sapere chi ci ha speculato e guadagnato sopra). Un piano di mobilità ripescato dal passato anziché adattato al futuro, la mancanza di metropolitane, perché quando fai un buchetto trovi sempre un coccio romano, arriva la Sovraintendenza e tutto si ferma per anni. Hanno riempito Roma di piste ciclabili pericolose, ma non hanno fatto nulla per la mobilità pubblica. Autobus vecchi, rotti, insufficienti con buona parte degli autisti che con l’aiuto di medici e sindacati compiacenti si sono trasferiti dietro un tavolino a non fare nulla.
    Insomma una città allo sbando, il caos più totale, la città suddivisa in 15 Municipi, regolarmente eletti, con il risultato che il Municipio di destra contrasta quello di sinistra e tutti contrastano quello centrale, quindi ogni delibera si blocca e la città si ferma. La burocrazia portata all’esasperazione dove per cambiare una finestra ci vogliono un geometra, un architetto, centinaia di domande in vari Municipi e molta pazienza perché bisogna aspettare almeno 4 anni per portare a termine un lavoro, anche stupido.
    Quindi riuscire a cambiare Roma è veramente una impresa molto difficile, se non impossibile; speriamo che la gente abbia capito che ci vogliono persone molto, molto capaci, affiancate da un gruppo che abbia le idee molto chiare, ma soprattutto sappia trasformare le idee in lavori. Roma la città eterna deve essere ripensata, trasformata, resa vivibile, i fannulloni devono essere licenziati o allontanati, la burocrazia deve sparire, deve essere una città pulita, moderna che valorizza la sua storia, i suoi reperti, i suoi parchi, la sua immortalità.
    Mi auguro che i romani ad ottobre abbiano un rigurgito di orgoglio per la loro città eterna e vadano a votare usando la testa, scegliendo un Sindaco che veramente possa far ritornare Roma capitale d’Italia, orgoglio degli italiani, orgoglio e meta del mondo intero, ma deve anche essere affiancato da una squadra capace.
    Rimettere in sesto Roma è quasi più difficile che mettere in sesto l’Italia, purtroppo tutte e due hanno subito la distruzione grillina e l’incapacità della sinistra a governare, ma con le persone giuste e molta fortuna potremo farcela. Un caro abbraccio
    Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini et grillini

  2. Non dimentichiamo, nello sfascio di Roma, dei due “fighetti” sindaci ciascuno per due mandati : Veltroni e Rutelli, due fancazzisti assoluti.

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