Parliamoci chiaro già i due, Salvini e Berlusconi sono, il primo mediocre e confessionale, il secondo troppo avanti negli anni per guidare una federazione con la forza e l’energia necessarie, ma poi non è solo questione di numeri e di cifre giusto per prepararsi alla sfida del colle e delle elezioni politiche, perché serve altro.
Insomma per la federazione di centrodestra, alternativa al comunismo camuffato del pd e dei grillini, quale sarebbe il progetto? Il manifesto? La costituzione nuova e liberale? Nei secoli la storia liberale, dei diritti, si è distinta, dalla Magna Carta a Bill of rights, dalla carta di Filadelfia a We the People e libertè egalitè fraternitè, per il pensiero, l’indirizzo, il progetto culturale politico e sociale di un consesso, un popolo, una comunità unita da libertà e democrazia.
Mentre il comunismo dovunque è stato dittatura e morti, deportazioni, esecuzioni e giustizia sommaria, tortura e fame, censura e paura, ancora adesso basterebbe per capire, andare in Cina, in Corea del Nord, in Venezuela, a Cuba, insomma ovunque falce e martello, bandiera Rossa e magari bella ciao vengano suonate, di libertà, democrazia, rispetto del pensiero e dei diritti c’è poco o niente.
Del resto da noi il concetto lo sappiamo bene perché siamo stati capaci di acclamare fra i costituenti quel Pci di Togliatti che al fianco di Stalin da amico e da sodale, di crimini ne ha commessi a volontà, orribili, disumani, razzisti e spietati, basterebbe pensare ai paesi dell’est, liberati dalla ferocia nazista per finire sotto quella comunista, ce lo siamo dimenticati cosa sia stato il comunismo oppure no?
Solo in Italia si sono trasformati i comunisti in difensori della democrazia, solo in Italia i sostenitori dei Soviet di Stalin e di quelli dopo, della spietatezza dei gulag, del razzismo comunista, finanziati da Mosca nemica della NATO sono stati considerati democratici.
Solo in Italia i comunisti che aiutavano Tito ad infoibare gli innocenti, tacevano o avallavano le purghe orribili di Stalin e sostenevano i massacri del triangolo dell’Emilia Romagna sono stati promossi addirittura costituenti, insomma sono stati tanto sdoganati che gli eredi del PCI pds ds pd vengono oggi a fare lezioni di democrazia, libertà, liberalismo e diritti, roba da matti.
Ecco perché scriviamo sulla federazione di cdx , ma il progetto liberale? Visto che la prima cosa che dovrebbe avere una coalizione liberale e solidale, alternativa alla sinistra, è un manifesto per il paese che mettesse al bando il comunismo al pari del fascismo, una nuova carta che sanzionasse anche l’apologia del comunismo comunque, declinato, una nuova costituzione che mettesse fine all’ipocrisia dei comunisti democratici e salvatori della patria e della libertà, la libertà da noi è arrivata grazie agli alleati.
Il centrodestra dovrebbe prima sviluppare un progetto paese coerente da sottoporre alla gente, una carta della destatalizzazione, l’abolizione di mille enti leviatani, la cancellazione di aziende pubbliche colabrodo, l’eliminazione del mostro burocratico opprimente, per farla breve un manifesto per uno Stato minimo efficiente, vicino, amico e solidale, la fine di un apparato pubblico fornace di inutilità e di debito.
Subito dopo nel progetto dovrebbe esserci una nuova magistratura e non parliamo dei ritocchi e dei rammendi che girano e non cambieranno granché del sistema vergognoso descritto e partecipato da Palamara e della loggia Ungheria vera o presunta per non dire quello che successe con tangentopoli e con Craxi, in uno Stato liberale la giustizia è il fiore all’occhiello, è un modello dell’onestà giuridica e non un’associazione opaca, viziata, bieca e politicizzata a sinistra come da noi.
Il centrodestra dovrebbe presentare un progetto per una fiscalità nuova di zecca non rabberciata , amica davvero ,insomma il contrario della fiscalità di sinistra aguzzina e assetata di proprietà privata, così come un programma per i giovani dalla scuola al master al passaggio al mondo del lavoro, dovrebbe presentare un piano per il sud che non fosse l’ipocrisia della cassa per il mezzogiorno cattocomunista ,ma la liberalizzazione, la facilitazione, la semplificazione, la defiscalizzazione d’area, l’eliminazione di ogni vincolo al fare, all’intraprendere, assieme al finanziamento a costo zero delle idee, iniziative private, della creazione di posti di lavoro e d’ infrastrutture.
Il centro destra prima di tutto dovrebbe selezionare una classe dirigente diversa dall’attuale, nuova e
all’altezza, preparata, antistatalista, colta ed esperta di crescita piuttosto che assistenza, esperta certo di Stato ma soprattutto di mercato libero e solidale, del principio liberale dello sviluppo generale.
L’Italia ha bisogno di liberarsi dal cattocomunismo che l’ha condizionata, ipnotizzata e indebitata, l’ha imbrogliata a partire dal futuro, del resto le baby pensioni pensavano al futuro? I mille enti inutili pensavano al futuro? Lo sperpero di Stato pensava al futuro? La magistratura politicizzata pensava al futuro? La pensione retributiva e gli scivoli a regalo pensavano al futuro? I sindacati pensavano al futuro? Le municipalizzate colabrodo pensavano al futuro?
Col cattocomunismo DC e PCI ci hanno rovinato, hanno impedito l’alternativa liberale con ogni mezzo lecito e meno, ecco perché il centrodestra prima della federazione è bene che proponga un disegno che ponga fine al comunismo e al cattocomunismo, una MAGNA CARTA, per un’Italia forte in Europa, ascoltata nel mondo e non marginalizzata, per un’Italia autorevole e non arrendevole, dai patti agli immigrati ai trattati UE.
Evviva L’Italia, la democrazia, il pensiero liberale, abbasso il fascismo e abbasso il comunismo, sempre e per sempre.

Caro Alfredo, il tuo articolo di oggi è un magnifico “desiderata” che elenca tutte le cose che vorremmo, tipo la messa al bando del comunismo e la stesura di una nuova Costituzione di stampo marcatamente liberale, einaudiana, senza sbavature togliattiane.
Questo sarebbe anche il mio desiderio e quello di tanti altri, ma ci sono tanti ma…
Innanzitutto i comunisti togliattiani si sono intestati la vittoria della guerra contro i crauti, sappiamo tutti che non è vero, che la guerra è stata vinta dagli americani e che i partigiani erano tre gatti sbandati dopo l’8 settembre che si erano rifugiati nei boschi del nord. Però la macchina comunicativa della sinistra è stata così brava da intestarsi una vittoria inesistente, ma soprattutto il diritto di sedere al tavolo dei vincitori e purtroppo sono i vincitori a dare le carte.
Pertanto dobbiamo essere doppiamente grati agli americani: primo per aver vinto la guerra e secondo per non averci fatto cadere sotto le grinfie di Tito e Togliatti, che ci avrebbero trattato come la DDR.
Oggi i comunisti sono risorti grazie ai grillini e si danno un grande daffare per consolidare le loro posizioni con la legge Zan, con lo Jus Soli, lo Jus culturae, e ciliegina sulla torta, con la canzone Bella Ciao da inserire a seguire l’inno nazionale. Una vera schifezza!
In questa situazione disastrosa, dove in Parlamento il CDX non ha i numeri per fare qualsiasi cosa, dobbiamo solo cercare di prendere tempo, arrivare alle elezioni politiche, convincere gli italiani ad andare a votare e…. sperare.
Certo una federazione di CDX potrebbe servire, ma ci vorrebbero le linee guida, gli obiettivi, un elenco di cose da fare urgentemente ed un elenco di cose da fare dentro la legislatura, ma anche qui ci sono dei problemi. Berlusconi non ha la forza e la voglia di fare il Leader, ormai la Magistratura ed il calendario gli hanno spezzato ogni velleità, Salvini non ha proprio le caratteristiche del Leader, non riuscirebbe mai a tenere unita una coalizione di CDX con obiettivi così ambiziosi, la Meloni è una ragazza molto brava, corretta, determinata, ma sinceramente non ce la vedo a portare avanti un Parlamento litigioso. Quindi?
Quindi bisogna solo sperare che gli italiani crescano, siano meno individualisti e più attaccati alla Patria ed al suo destino; solo una vittoria con più del 50% potrebbe permettere di iniziare a fare le cose che elenchi. Poi bisogna sperare che il Leader del CDX che uscirà dalle urne sia aggregante e non divisivo, calmo e non esplosivo, raziocinante e non casinista, concreto e non dispersivo…. Insomma è come cercare il Sacro Graal.
Quindi ogni partito farà il suo libro dei sogni, ogni italiano farà finta di crederci e…. andremo avanti come sempre.
Purtroppo la politica con la P maiuscola è scomparsa, non ci sono più ideali, ma solo interessi, la Magistratura ha preso il sopravvento sulla politica, il mondo è cambiato, internet l’ha cambiato, ognuno pensa ai suoi interessi e se ne frega della collettività, lo Stato è un nemico da cui difendersi, un nemico che ti vuole portare via i soldi, le eredità, le case, i risparmi, tutto; e allora l’evasione aumenta e l’individualismo impera.
Purtroppo fino a che non riusciremo a mettere in piedi uno Stato liberale e socialmente giusto, questo è lo stato delle cose.
Forse un Generale Figliuolo ci potrebbe riuscire, peccato manchi un esercito degno di questo nome; ormai gli eredi di Togliatti si sono premuniti da ogni colpo di testa, nominando gli ufficiali di sicura fede governativa e togliattiana. Per fortuna esistono le eccezioni, ma tali rimangono, Un caro abbraccio