I vecchi amori, si sa, a volte ritornano: soprattutto nei momenti di massima difficoltà.
È quanto sta accadendo in queste ore in Cornovaglia, nel corso del vertice G7 che proseguirà fino a domenica.
Con eesso (almeno a giudicare dalla prima giornata) l’Europa ha visto rinsaldarsi vecchie architravi portanti e poi -tutto intero- il nostro Continente si sia ritrovato in piena intesa con gli USA di Biden.
La Commissione UE, la Francia, la Germania, l’Inghilterra e l’Italia (che ha tessuto tutto il drappo con la sapiente Introduzione di Mario Draghi), si sono sintonizzati in materia di politica economica e pure di politica estera.
Per poi trovare una vecchia mappa: che vede la Cina -fino a ieri assai corteggiata, ricordate le “vie del Mare” di Conte e Di Maio?- quale pericoloso concorrente economico, anche per le inesistenti tutele ai suoi lavoratori…
Un radicale dietrofront, posti i pedaggi che questo Paese sta ancora facendo pagare al mondo intero: per esempio con quel brutto quesito sospeso che ancora c’è sulla origine vera della pandemia che ci sta ancora falcidiando …
Ebbene: la Cina dorebbe essere considerata una alleata per quanto attiene le emergenze mondiali (es.clima), ma un pure pericoloso concorrente per quel che attiene l’etica economica: dove i suoi manufatti vengono prodotti senza alcuna regola.
Lì infatti tutte le nostre tutele e guarentigie sindacali, ad esempio, non esistono proprio. E uno.
Inoltre si va sciogliendo un altro nodo: a quali criteri ispirare le politiche di bilancio pubblico?
Draghi ha proposto di seguire, almeno nel beve periodo, un criterio del tutto espsnsivo: del tutto opposto a quello che vorrebbero i cd. “Paesi Frugali”.
Questa politica economica, che va accompagnata con tutta una serie di misure di sostegno alle famiglie e alle imprese, sarà il tratto caratterizzante il breve periodo.
A quest’ultimo proposito Draghi ha sostenuto che non è con i sussidi che una economia può andare avanti a lungo, ma che -per ora e in via transitoria- l’atteggiamento da tenere, assai giusto, sia questo.
Bisognerà -é vero- quanto prima convertire i sussidi in investimenti, concentrati soprattutto sul fattore umano per creare nuovo capitale.
I presenti dicono che il Presidente USA Joe Biden, terminato il discorso di Draghi, si sia alzato in piedi con il pollice alzato ed abbia detto “Ok Mario”.
Italy is back!
