E’ quasi certo (manca solo l’ufficialità) che a Hollywood, George Clooney (premio Oscar nel 2006 come non-protagonista in Syriana) verrà ibernato. Il “supplizio” gli toccherà sul set del nuovo film di Darren Aronofsky (per i due un’inedita e stuzzicante collaborazione), regista del pluripremiato film Il cigno nero, grazie al quale l’irrefrenabile Natalie Portman ha vinto l’Oscar per la migliore interpretazione.
Quale protagonista di questo fantascientifico lungometraggio d’azione (sci-fi, che sta per science fiction, come amano dire i tanti entusiasti di termini “anglotecnici”), il sex symbol cinquantenne che ormai non campa se non sorbisce in continuazione il suo caffé espresso preferito, vestirà i panni di un tizio che, dopo aver sonnecchiato – tipo branzino appena pescato – troppo a lungo sotto ghiaccio (trattamento detto criogenico o di ibernazione), al momento del risveglio scopre che il mondo è cambiato in modo “bizzarro”. Nel senso che non sono più gli umani a dettare legge sulla terra, bensì una razza (pare animaletti domestici) un tempo considerata inferiore. Impossibile trattenere la memoria, la quale scatta sulle immagini del Pianeta delle scimmie (prima versione nel 1968, più di recente nel 2001), dove a chiuderci in gabbia erano inclementi scimpanzè.
Entrambi i registi (sì, perché va ricordato che Clooney, oltre che attore dalle qualità indiscutibili, ha più volte mostrato eccellenti capacità anche dietro la cinepresa), sembrano piuttosto eccitati all’idea di spedire questo progetto sul grande schermo. In particolare Aronofsky, ha messo da parte il già avviato piano di dar vita a The Wolverine (tratto dal fumetto del Cavaliere oscuro targato Marvel) che era stato architettato in “combutta” col collega Cristopher Nolan. Sul motivo di tale scelta aleggiano spiegazioni nebulose, tipo problemi familiari inerenti la sua storia d’amore – pare sul viale del tramonto – con l’attrice Rachel Weisz (premio Oscar nel 2005 come non-protagonista in The Constant Gardener), o lontananze di fantasia rispetto alla 20th Century Fox. Al cineasta di New York (Brooklyn), in più, frulla nella testa l’idea di girare The Tiger (umani che invadono il territorio degli affascinanti felini con drammatiche conseguenze), interpretato dagli innamorati (per davvero) Brad Pitt e Angelina Jolie. Mentre Clooney, dal canto suo, è anche indaffarato a portare a termine The Ides of March (Le idi di Marzo, con la politica a farla da padrona).
Insomma, se tutto va come deve andare, l’idea dovrebbe iniziare a concretizzarsi a brevissima scadenza. E pensare che il copione di Human Nature stagiona in chissà quale cassetto hollywoodiano da circa un quindicennio. Fattore che, in genere, non lascia ben sperare, perché il “blocco” potrebbe dipendere da ostacoli ardui da scavalcare (tra cui la necessità di reperire una valanga di dollari). Il film sarà prodotto da Akiva Goldsman (sceneggiatore del Codice da Vinci e di Io sono leggenda) per la Warner Bros. La sceneggiatura è stata scritta dal semi-sconosciuto Jeff Welch. Innegabile una forte curiosità.
