Le sante dello scandalo (2011; editore Giuntina; pp. 62; € 8,50) – “Nel suo nuovo libro Erri De Luca rivisita il ruolo femminile nell’Antico Testamento”. A comunicarcelo è ilmiolibro.kataweb.it “Mosè, Geremia e Giobbe, cercano di sottrarsi al compito divino che hanno ricevuto”. Si parla di donne, come Eva che esce “con grandezza dalla conoscenza dell’albero del bene e del male”. Secondo De Luca “le donne, queste donne, non vacillano in nessun punto. Nessuna di loro, che neanche ha avuto il conforto di una profezia, di una voce diretta, esita. Vanno contro le regole e sacrificano la loro eccezione. Il loro slancio è più solido di quello dei profeti, sono le sante dello scandalo. Non hanno nessun potere, né rango, eppure governano il tempo”.

Spartaco. Le armi e l’uomo (2011; Einaudi; pp. 128; € 20) – Del libro di Aldo Schiavone, storico eminente del mondo antico, ex direttore dell’Istituto Gramsci, ci parla Tuttolibri, inserto culturale della ‘Stampa’ di Torino. “Primo secolo avanti Cristo. La terribile realtà dello schiavismo imperiale romano nell’epoca del suo culmine: fenomeno atroce e complesso”. Schiavone “propone nel suo Spartaco la prima esplicita rottura della storiografia di impostazione marxista rispetto ai paradigmi di Marx. Demitizzando la vicenda di Spartaco”. La ricerca dell’autore “è libera da appartenenze e la sua visione, o revisione, della vicenda cardine della lettura ideologica marxista dell’antichità ha una sola funzione: il ripristino della libertà di interpretazione; la riabilitazione del dubbio”.

Il linguaggio segreto dei fiori (2011; Garzanti; pp. 359; € 18,60) – Il sito storiedilibri.it ci racconta del romanzo di Vanessa Diffenbaugh e lo fa affidandosi alla quarta di copertina. “Non mi fido, come la lavanda. Mi difendo, come il rododendro. Sono sola come la rosa bianca, e ho paura. E quando ho paura, lascio che la mia voce siano i fiori”. Il recensore parla di un “fenomeno editoriale insolito. Insolito perché il linguaggio segreto dei fiori, fenomeno, lo è diventato ancor prima della sua uscita in libreria. Tutto merito di una trama ben strutturata, di un’abile campagna promozionale e di una storia forte”.

Gandhi per giovani pacifisti (2011; Salani; pp. 137; € 12) – Il quotidiano La Stampa recensisce il saggio curato da Brunilde Neroni. “Le generazioni che verranno stenteranno a credere che un tale uomo abbia camminato in carne e ossa su questa Terra”. Una frase per spiegare ai più giovani chi fosse Gandhi, “contestualizzandolo, citandone il pensiero. Si parla di pace, di nonviolenza, di sacrificio, di libertà, lasciando grande spazio alle parole di Mohandas Karamchand Gandhi, ma affiancandole sempre a spiegazioni semplici ed efficaci”. Nella prefazione del libro Neroni afferma che “quello che mi affascina, ogni volta che rileggo qualcuna delle sue pagine, è sempre la presenza della ricerca della Verità, della Giustizia, dell’Amore Universale, che di solito contraddistingue i più giovani e che il Mahatma conservò invece fino alla fine, persino nel momento in cui venne barbaramente assassinato per le sue idee e per quella libertà che sempre aveva manifestato nel professarle”.

Alla fine di un giorno noioso (2011; editore E/O; pp. 177; € 17) – Torna sugli scaffali un Massimo Carlotto. Riportiamo le recensioni di booksblog.it e wuz.it che ci informano che protagonista della vicenda, è Giorgio Pellegrini, “già conosciuto in Arrivederci amore ciao. Per una serie di coincidenze beffarde, dopo undici anni di vita da onest’uomo, Pellegrini si ritrova a dover fare da galoppino della criminalità organizzata”.  Quando, nel 2001, Massimo Carlotto diede alle stampe il suo romanzo più famoso, “i lettori già conoscevano questo scrittore e avevano capito che lui non avrebbe fatto sconti. L’Alligatore, il suo primo personaggio-detective, si era presentato subito in questo modo. E lui aveva esordito raccontando la sua terribile storia personale ne Il fuggiasco. Non era pensabile che altri protagonisti sarebbero stati meno diretti, crudi, violentemente sinceri”.

Nata ieri. Il diario di una giovane giornalista (2011; editore Il Castoro; pp. 32; € 13,50) – Poche pagine di James Solheim e Simon James sull’impossibilità di negare che le persone crescono. Ce ne parla ancora booksblog.it che dice: “Le caviglie poi, non si staccano proprio mai dai piedi, ve lo assicura lei. Certo, ci sono frontiere di conoscenza irraggiungibili dalla piccola senza un adeguato aiuto (ad esempio come funzionano i ghiaccioli o come suonare l’armonica con gli occhi chiusi). Per quello, in effetti, serve una guida più esperta della vita, grazie all’età maggiore (e alla maggiore altezza, ammettiamolo): ma d’altronde cosa ci stanno a fare, altrimenti, le sorelle maggiori?”.

La casa dei destini intrecciati (2011; Garzanti; pp. 242; € 17,60) – Il romanzo di Erica Bauermeister raccontato da presenza.it “La luce del tramonto colora di rosso la siepe intorno alla veranda. I piatti sul tavolo di ferro battuto sono quasi vuoti, e tutt´intorno aleggia ancora un profumo denso di enchiladas, pollo arrosto e pomodori grigliati. Kate inala ricordi e si guarda intorno. Oggi è un giorno speciale, la fine di un anno difficile e pieno di dolore, e le sue amiche sono lì, riunite accanto a lei per festeggiare la sua forza e il suo coraggio. Tutte loro nascondono un regalo inaspettato per lei. Una sorpresa e una sfida”.

Il narratore. Considerazioni sull’opera di Nikolai Leskov (2011; Einaudi; pp. 106; € 9) – Di nuovo Tuttolibri, stavolta sul saggio di Walter Benjamin, partendo “dalla lettura che Baricco, chiamato a commentarlo, fa” di un testo “straordinario. In Il narratore Benjamin spiega con una grande ricchezza di argomentazione perché la narrazione è morta. (…) E quale è la differenza tra narratore e romanziere? Che il narratore scopre il mistero dell’esistenza (assicurandocene una percezione concreta) mentre il romanziere svela e ci comunica la disperazione dell’uomo e il suo smarrimento”.

La spesa a pizzo zero. Consumo critico e agricoltura libera. Le nuove frontiere della lotta alla mafia. Con DVD (2011; editore Altreconomia; pp. 128; € 16) – E’ in libreria un libro di Francesca Forno, recensito da booksblog.it, che in poche parole ci spiega “che la mafia si combatte anche a tavola”.

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