Parigi – Sostenuto come di consueto dalla Mairie de Paris e presieduto dall’attrice britannica Charlotte Rampling, il Festival Paris Cinéma 2011 giunge quest’anno alla sua nona edizione, offrendo all’interno della competizione ufficiale un interessante panoramica sul cinema contemporaneo, europeo e non. Sono ben 250 le pellicole proposte dall’intera kermesse – delle quali però solo 8 in concorso – e 15 le sale in cui gli spettatori potranno godersele. 40 sono le avant-premières, che permetteranno ai festivalieri di vedere i grandi film di Cannes 2011 prima delle future produzioni nazionali e una serie di classici del cinema in copie restaurate.
Per la gioia dei sonnambuli e instancabili cinefili, in stile ghezziano alla Fuori Orario. Cose (Mai) Viste, il festival conferma inoltre la sezione parallela Nuit du Cinéma, durante la quale sarà possibile trascorrere notti filmiche all’insegna dell’erotico, del trash, dell’horror e del fantascientifico, tra i Roman porno prodotti dalla giapponese Nikkatsu e i vampireschi ispirati all’opera di Bram Stocker, tra gli sconosciuti gioielli dell’età dell’oro del cinema filippino e gli horror/gotici della settima arte messicana a cavallo tra gli anni ’60 e ’70. Piccola postilla: tra un giro di bobina e l’altro saranno permesse delle dolci e rassodanti pause caffé, durante le quali verranno anche offerte dalla mejicana Old El Paso una serie di degustazioni culinarie del paese a cui il festival rende omaggio. Infine, alle prime luci dell’alba, i bar nei pressi delle sale saranno forniti di croissant e pains au chocolat a volontà, per coloro che resisteranno alla maratona cinematografica (qualcuno ce la farà?) e vorranno concedersi una piacevole colazione.
Tornando alla realtà diurna, il festival rende quest’anno onore ad alcune figure importanti del cinema classico e contemporaneo, tra le quali Michel Lonsdale, Don Siegel, Isabella Rossellini e Gael Garcia Bernal. Quest’ultimo, a cui è dedicata un’affascinante retrospettiva durante la quale verranno proiettati anche La mala educacion di Pedro Almodovar, Amores Perros di Alejandro Gonzalez Inarritu e Y tu mama tambien di Alfonso Cuaron, sarà inoltre presente di persona nella capitale francese per incontrare il pubblico e presentare alcune pellicole che hanno segnato la storia del cinema messicano, quali Los Olvidados di Luis Bunuel, Pixote di Hector Babenco e Memorias del subdesarollo di Tomas Gutierrez Alea. Il Messico quindi dopo il Giappone nel 2010, per confermare l’ambiziosa vocazione internazionale di un festival che, anno dopo anno, sta affermando con coraggio e vigore una propria identità artistica, malgrado i suoi appena nove anni d’età.
