Lido – Le incertezze erano poche. E ieri sono state spazzate via. Le idi di Marzo, film di apertura (in concorso) della 68^ edizione della ‘Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia’ (fino al 10 settembre), è stato investito da un’ondata di applausi e mirato da migliaia di macchine fotografiche e da circa cinquanta telecamere. E con lui il suo regista e interprete – anche se non protagonista – George Clooney, in grande spolvero, acclamato sul tappeto rosso del Lido. Rappresentanza femminile del pubblico in visibilio (c’era gente appesa ai lampadari in cerca di miglior visuale) per uno degli attori e cineasti più bravi ma anche più affascinanti del cinema mondiale, a maggior ragione oggi che, ‘liberatosi’ di Elisabetta Canalis, da lupo solitario vede accresciuto il proprio fascino. E nessuno, fra l’altro, sembra interessarsi della sua presunta omosessualità, di cui tanto s’è parlato al momento della separazione dall’ex velina sarda.

Di scorta al superdivo, parte di un cast d’eccezione (tre i premi oscar), paradossalmente ‘orfano’ proprio del protagonista Ryan Gosling, impegnato sul set di un altro film, in Australia. Sempre ammaliante Marisa Tomei, ma assai più la giovane e chiacchierata icona sexy Evan Rachel Wood, in abito lungo e bianco di Dolce & Gabbana. A dar sostegno a Clooney – che non ha lesinato autografi per centinaia di fan – un interprete d’eccezione delle Idi, Philip Seymour Hoffman. Insomma, il film (nei cinema a gennaio 2012) è molto bello. Siamo ai livelli dell’eccellente Good Night and Good Luck (che qui, nella 62^ edizione, fu premiato per la miglior sceneggiatura) vicenda graffiante e di condanna sulla politica a stelle e strisce. “Io voterei ancora Obama”, ha detto Clooney.

In tutto questo c’è da vergognarsi a ricordare che martedì scorso, per la pre-apertura, è stato scelto l’inguardabile Box Office in 3D (parodia sui blockbuster) di Ezio ‘Striscialanotizia’ Greggio.

Comunque, per quanto bene si possa dire dell’opera di Re George, è il caso di andarci cauti. Per esempio, in laguna i bookmaker britannici danno favorito per il Leone d’Oro David Cronenberg con A Dangerous Method (in programma domani). Ieri è arrivata anche Madonna di cui oggi viene proiettato (fuori concorso) W.E.

Pochi i rappresentanti delle istituzioni italiane: assente all’ultimo momento l’atteso Gianni Letta, ci sono invece il presidente della Corte costituzionale Alfonso Quaranta e il ministro per i Beni culturali Giancarlo Galan.

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