Ribadire la necessità della raccolta di 500mila firme (entro il 30 settembre prossimo) a favore del Referendum abrogativo dell’attuale legge elettorale – meglio conosciuta come Porcellum – e il ripristino di quella precedente (Mattarellum).
Questo il motivo per cui stamattina, 5 settembre 2011, il Comitato promotore del referendum ha indetto una conferenza stampa alla Camera dei Deputati. Presenti i sei rappresentanti, il presidente del Consiglio nazionale del PLI, Enzo Palumbo, il coordinatore politico del Comitato, l’onorevole Arturo Parisi (Pd), il presidente del Comitato Andrea Morrone (ideatore del referendum), Antonio Di Pietro leader dell’Idv, Loredana De Petris (Sel), Maria Di Piato (Unione popolare) e Mariotto Segni (Rete dei referendari).
Il presidente Palumbo, in rappresentanza del Partito Liberale, ha affermato che quella che si sta combattendo “è la madre di tutte le battaglie”, considerata l’urgenza di riconsegnare la sovranità ai cittadini-elettori, privati del diritto di scegliere i propri rappresentanti politici, prima delle prossime elezioni. Unico modo, in sintesi, per riuscire a cambiare l’attuale Parlamento che non è stato eletto dal popolo, bensì stabilito dai partiti. “I protagonisti di questa battaglia – ha affermato Palumbo – non siamo tanto noi del Comitato promotore, ma i cittadini i quali hanno il diritto/dovere di scegliere il Parlamento in ciascuna circoscrizione e ciascun collegio, contro l’attuale ingovernabilità del Paese”.
Per Parisi nell’ultimo mese e mezzo “siamo riusciti ad aprire una breccia. I sostegni” all’iniziativa “si sono moltiplicati. Da parte di politici, come Fabio Granata, Antonio Martino, Francesco Storace, Dario Franceschini, Walter Veltroni, Paolo Guzzanti e altri. Da parte dei sindaci, penso a Giuliano Pisapia, Virginio Merola, Piero Fassino, così come da importanti esponenti della società civile, come Romano Prodi e Carlo De Benedetti”. Insomma “l’obiettivo è diventato possibile, ma non possiamo perdere un’ora”.
“Per raccogliere le firme necessarie basta mettere in strada un banchetto, come per il pesce”, ha detto Di Pietro con il consueto linguaggio colorito. “Perché la gente è stanca”. Ma per il leader Idv è urgente anche “approvare la legge che eviti il conflitto di interessi, non solo come quello di Berlusconi che è come l’Aids, se lo conosci lo eviti, ma anche quello che riguarda decine di parlamentari che approvano le leggi che gli fanno comodo, vanno a casa e le applicano indisturbati”.
Morrone ha puntato il dito contro la “Rai che ci ignora. Mercoledì (7 settembre N.d.R.) abbiamo organizzato una protesta per sottolineare questa assenza, così come presenteremo una richiesta all’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, N.d.R.) affinché vigili e solleciteremo al ministro dell’Interno, Maroni, un incontro pubblico con lo scopo di permettere ai cittadini di firmare presso i municipi”. Per Segni il proposito del Referendum è quello di “tornare al collegio uninominale e ottenere così un Parlamento in grandissima parte rinnovato”.
Il sito del referendum:
http://www.referendumcontroporcellum.it/
