“Dopo mesi di lettere scritte a mano e spedite con un fidatissimo piccione viaggiatore, l’imperatore accetta di ricevermi. Arrivo puntuale. Mi riceve nella famigerata residenza sarda. Arriva al cancello per accogliermi molto democraticamente, su un risciò tirato da un ex amico suo giornalista televisivo. È vestito di bianco, ai piedi ciabatte di vera pelle di originario del Bingo Bongoi conciata apposta per lui a Lampedusa.

Mi sorride e mi porge la mano. È cortese e sciolto, ancora più basso di quello che pensavo. Adoro subito il suo fondotinta e mi riprometto mentalmente di chiedergli la marca.

Cominci pure a fare le domande, intanto facciamo due passi, mi dice. Io lo seguo nel viale pieno di piante mai viste, uccelli del paradiso: ogni tanto una ninfa ci attraversa la strada leggiadra.

Non badi a loro, sono innocue, creature adorabili.

Prima domanda : Imperatore, ma visto tutti gli attacchi che subisce, visto che la stampa italiana scrive solo del suo privato, ha mai pensato di ritirarsi?

Risposta: non posso, chiuderebbero almeno 3 testate. E poi un bel po’ di simil opinionisti dovrebbero improvvisamente andare a pulire i cessi in tv. Pensi quante persone renderei disoccupate. Resto per il loro bene.

Seconda domanda: Imperatore, ma, dato che lei è stato operato alla prostata, come fa con le ragazze?

Risposta: ho acquistato una farmaceutica. Fanno test su di me. Io le scelgo molto esperte e molto giovani. Quando poi non riesco, guardo e accarezzo con banconote da 10000 euro la loro giovane pelle. Le ho fatte stampare apposta.

Terza domanda: ma l’Italia è a pezzi, il nostro debito pubblico è tracimato. Cosa direbbe a un giovane che si affaccia nel mondo del lavoro.

Risposta: se è una bella topolina le direi spogliati (ride e una ciocca di capelli si muove fremente sulla fronte) se è un bel ragazzo, lo mando a Lele. (ride ancora e intravedo una goccia di sudore che solca la faccia colorata).

Mi guarda ancora ridendo a attacca a cantare: dicintincello vuie in dialetto milanese. L’incubo dura un minuto interminabile.

Ultima domanda: imperatore, che rapporti ha con Umberto, sul serio?

Risposta con sguardo offuscato: Umberto chi?

Mi tende la mano e cantando O mia bella Madunnina, risale sul risciò e sparisce. Una ninfetta mi attraversa di nuovo la strada; io la rincorro e la riempio di botte.“

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2 COMMENTI

  1. La dimostrazione di come si può raccontare il pianeta gossip con tanta finezza e humour
    grazie Giancarlo Colombo

  2. grazie a lei Giancarlo; la situazione è drammatica, ridendoci un pochino sopra alleggeriamo i nostri animi….

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