“Una mattina di qualche giorno fa ho avuto l’occasione di seguire per radio, Radio 24 per la precisione, l’intervista dell’ottimo Oscar Giannino al Presidente dell’ISTAT Chiar.mo prof. Enrico Giovannini. Il tema in oggetto riguardava il Censimento 2011, proprio quell’indagine di cui abbiamo appreso l’esistenza il giorno in cui è arrivato nelle nostre case un poderoso plico da compilare. Con grande stupore ho ascoltato l’esimio docente dichiarare che questa dell’ISTAT è la più grande operazione on line effettuata in Italia. Ho pensato che fosse vero, purtroppo per educazione ho ancora difficoltà a pensare che la gente, e soprattutto certa gente, racconti balle senza ritegno. Ho ascoltato diligentemente il resto della trasmissione fino a quando ho lasciato l’auto in un garage.

Con calma però la sera ho scoperto alcune cose. La rete è piena di proteste di persone che non sono riuscite a compilare il questionario su Internet, allora ho provato a farlo io. Dopo alcuni tentativi, la password è piccolissima quasi illeggibile, si è aperta la finestra, ho cliccato sul primo step, niente, impossibile aprire la pagina. Ho desunto che le persone avevano perfettamente ragione a essere incavolate.

Il prof. Giovannini ha dichiarato con enfasi che il traffico indotto dalla compilazione del questionario è di 500.000 contatti a settimana e urlato al miracolo, evidentemente è molto male informato. Per esempio la Rai, ai tempi dell’ultimo mondiale ha gestito un traffico di 500.000 utenti contemporanei (simultanei) e persino Michele Santoro, con la sua performance bolognese, ha avuto un numero di utenti contemporanei molto alto, anche se localizzati su diverse piattaforme; e stiamo parlando di video streaming non di una ridicola pagina web o di pdf. Rispetto a eventi di tal genere il Censimento è da serie C. Il Chiar.mo prof., va scusato, è molto poco informato, probabilmente perché precedentemente impegnato, come recita il suo scarno curriculum (facilmente consultabile su Internet) a lavorare nell’ambito della Commissione sulla “Misura della performance economica e del progresso sociale” istituita dal Presidente Nikolas Sarkozy. Quel Sarkozy, per capirci, marito di Carla Bruni.

Ecco, adesso è chiaro una volta per tutte in che mani siamo. Non ho mai avuto molta stima dei professori e, forse conseguentemente, penso che l’attuale premier per una volta abbia ragione quando sostiene che è una categoria alla quale, secondo lui, appartengono ad honorem anche D’Alema e Veltroni, gente che non ha mai lavorato e quindi assolutamente non in grado di valutare il senso delle cose.

Allora mi sono detto, ma va là, diamo a questo Signore un’altra chance. Proprio in quel momento mi ha telefonato un amico, anche lui aveva ascoltato la trasmissione di Oscar. Ve la faccio breve. Il mio amico vive in centro a Milano. Abitano in sette in una casa grande, il mio amico, la moglie, tre figli, suocero e suocera. L’anagrafe riporta fedelmente la composizione familiare. Il suocero è invalido, riconosciuto dallo stato e purtroppo anche malato di Alzheimer. Volete indovinare a chi hanno inviato il questionario? Al suocero ovviamente.

Cos’altro possiamo aggiungere. Niente. Solo una preghiera diretta all’esimio Professor Giovannini. Caro Professore, lei che vanta alte frequentazioni, mi riferisco a Nikolas e la di lui consorte, forse non ricorda che noi giovani goliardi, nelle trattorie intorno alle nostre università, cantavamo le Osterie.

Bene, una cominciava proprio così: Osteria del Censimento… Non posso obbligarla a ricordare e a cantare il seguito, perché posso ipotizzare, visti i risultati, che lei abbia studiato all’estero o in un modo tutto suo; basta che ricordi e canti solo la rima: paraponziponzipò!”

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