[La consueta Rubrica che ospita personali “pensieri in libertà” di chi firma su temi e fatti d’attualità]

“Roma invasa dai pellegrini. La beatificazione di Giovanni Paolo II riempie le nostre dissestate strade di gente di ogni tipo. Ieri ho visto i parenti dei sette nani, la più alta era la bimbetta nel passeggino, camminare in fila indiana per via del Corso. In 7 non facevano 2 metri. Tutti con il cappellino con la faccia del Papa, allegri e contenti. Poi sono quasi stata investita da un gruppo di ragazzotti francesi ormone-dipendenti, che in un tripudio di brufoli cantava a squarciagola. Non so bene se devoti o ubriachi. Tutta gente pittoresca. Sicuramente ci sono altre tipologie che sono a Roma per l’evento, ma mi chiedo, dove sono? Non ho fatto altro che vedere gruppi di esagitati, marmaglia avrebbe detto mia nonna, che portano solo confusione e sporcizia. Alcuni  ragazzi, sempre in Piazza del Popolo, avevano acceso delle candele e sparso giornali ovunque. Inutile dire che tutto è rimasto in terra. Allora mi chiedo, perché non fare il decalogo del turista? Come mai anche gli educatissimi inglesi quando vengono qui si comportano come dei vandali? E’ l’aria della capitale? Io riporterei in auge la gogna, civile esempio di punizione poco invasiva ma efficace. Oppure l’ingresso in città solo per invito. Sicuramente eviteremmo un sacco di gente che in tutto il soggiorno spende al massimo 10 euro in tutto e che comunque consuma i nostri sanpietrini. Insomma, rispetto signori. Venite a trovarci ma con rispetto. Roma e’ una vecchia signora dal passato chiacchierato e dal futuro incerto, fragile come un cristallo prezioso. Non lasciamola preda dei venti (che non e’ un numero).”

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